“Palermo, il futuro del club si gioca a Pangbourne. Ma nella sede…”
Anche l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” dedica ampio spazio alla cessione del Palermo, a proposito della quale ieri sono stati pubblicati sul sito ufficiale del club due comunicati. Uno portava la firma di Maurizio Belli della Financial Innovations, l’altro era della Sport Capital Group. Un inviato della rosea si è recato nella sede dell’ufficio della Global Futures a Pangbourne, villaggio a 10 chilometri di distanza da Reading, nel Berkshire. Ecco un estratto su quanto ha scoperto: “[…] UFFICIO DESERTO Della Global Futures, la compagnia che sta occupandosi del Palermo e
di cui era stato comunicato un indirizzo di Londra al quale corrispondeva però solo un fermoposta, non c’è traccia. Bisogna aprire il portone bianco e, a destra, appare un cartello: Global Futures Sports, First Floor. Primo piano. La targa sa di nuovo. Molto nuovo. Sali le scale e, asinistra, ecco una porta con la vetrata nella parte centrale. È l’ufficio della Global Futures, ma è deserto. Sbirciando verso l’interno, s’intravede una moquette grigia, sormontata in parte da un altro pezzo di moquette, color rosa. A un angolo, ancora avvolto nel cellophane, il bastone portante di una tenda. Bussiamo. Nessuno risponde. Riproviamo: silenzio. LA DONNA MISTERIOSA Dal bagno, nel corridoio, spunta un uomo di una trentina d’anni. Capelli neri, pelle scura, sembra indiano ocingalese. Domanda premuroso: «Cerca qualcuno?». Rispondiamo che stiamo provando a contattare qualcuno della Global Futures. «Global Futures? Global Futures?» ripete perplesso. «Sì, Global Futures. Guardi laggiù» e indichiamo in fondo alle scale, dove appare l’insegna della compagnia inglese. «Ah forse ho capito—dice l’uomo allargando il sorriso— Credo che abbiano messo quella targa la scorsa settimana. Qui però non si è mai visto nessuno, tranne una donna, un paio di volte». Chiediamo: si è trattenuta a lungo? «Guardi, non sto a ficcanasare quello che accade negli altri uffici, ma qui lo spazio è piccolo. L’ho vista arrivare e andare via in tempi rapidi. Aparte queste due visite, qui c’è sempre il deserto»”.