“L’abbiamo definito una bottiglia di champagne pronta a esplodere, poi una coppia di dadi che rotolano per regalare l’ennesima combinazione. Stavolta il campionato, per 20 minuti, sembrava spento, stanco dopo il secondo turno infrasettimanale, bloccato. Invece, dopo il gol di Modolo, è ricominciata la rumba. Sembrava un flipper con il multiball, quando le palline rimbalzano da tutte le parti e non sai più dove guardare. Pazzesco, divertente, imprevedibile. Mancano ancora tre partite, è inutile fare confronti statistici, ci limitiamo alle sensazioni: non ci sono ancora certezze in questo torneo. Alla fine abbiamo l’ennesima novità in vetta. Adesso comanda il Palermo, che ancora certezza appunto – non è, ma è un segnale. Perché la squadra di Tedino cresce, prende corpo e sostanza, può davvero mettere in riga tutti. Ha un Nestorovski che sta facendo il marziano, dopo gli abbozzi della stagione scorsa. E si può permettere assenze e infortuni, perché ha già un impianto di gioco e un’idea di calcio efficaci. Ma allora, perché non è una certezza? Semplice, perché manca il contesto. Non si vince con l’indifferenza, non si va lontano senza entusiasmo. Soprattutto in una piazza così, dove il pubblico – a questo livello può anche fare la differenza. Invece la pur comprensibile polemica con Zamparini si rivela un autogol, perché chi ci rimette (o rischia di farlo) è la squadra, del tutto incolpevole per quella frattura con i tifosi. Lo stesso discorso vale per il Bari. Che prima di tutto colpisce per come è spietato e vincente in casa, quanto fragile e impalpabile in trasferta. Per i tifosi però non contail volto felice, quello che li segna è quello negativo. E anche al San Nicola, come al Barbera, s’è registrato un minimo di paganti che decisamente stride con il rendimento delle squadre. Se disamore sarà fino in fondo, dunque, sarà difficile convincersi sulle potenzialità di queste due big. Perché le rivali hanno i loro problemi (Empoli e Frosinone sono troppo discontinui per pensare di isolarsi in vetta) ma di sicuro vivono in un clima molto più entusiasta e caloroso. In ogni caso, loro e le altre non stanno a guardare. La Salernitana, zitta zitta, è lì. Oggi il Parma può salire al secondo posto. In molte sono a ridosso della vetta. Il flipper suona e non va in tilt”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.