Gazzetta dello Sport: “Palermo hai Gilardino, ora sfruttalo. Segna, ma per Zamparini dovrebbe stare in panchina…”

“E’ il giocatore che nel Palermo ha segnato di più e l’Udinese è il suo bersaglio preferito. Soltanto per questo Alberto Gilardino oggi dovrebbe essere uno dei capisaldi dell’undici che si gioca il primo scontro diretto per la salvezza con l’Udinese. Quindici gol in carriera ai friulani, a nessuna formazione ha segnato tanto in Serie A, 5 reti con la maglia rosanero, nessuno in squadra ha fatto come lui. Tutti insieme, gli attaccanti rosanero, hanno fatto proprio quanto Gila (3 gol Vazquez, 1 Trajkovski, 1 Djurdjevic). Eppure a Palermo i numeri non spiegano tutto, di sicuro non bastano. Può capitare, quindi, che un Campione del Mondo possa essere messo in discussione, come è avvenuto ultimamente a Gilardino, dopo che è stato fortemente voluto e inseguito nelle battute finali del mercato estivo perché la società aveva fallito tutti gli obiettivi in attacco. STRATEGIE Ingaggiato, atteso anche per via di uno stato di forma inziale condizionato dalla mancata preparazione estiva e poi, nel momento in cui stava rodando il motore, messo in discussione perché la politica di Zamparini prevede che i giovani vengano utilizzati maggiormente dei più anziani. Un punto che è stato tra i motivi di dissidio con Iachini, ma non con Ballardini che, però, alla fine ha pagato lo stesso, nonostante l’applicazione dei desiderata presidenziali. Adesso c’è Schelotto e la curiosità più grande è capire cosa accadrà. Non perché Gilardino debba giocare per diritto acquisito, ma nemmeno è pensabile di avere in organico un attaccante del suo calibro e non utilizzarlo, se sta bene, in un momento così delicato. L’ex azzurro non ha fatto una piega. Ha dato sempre disponibilità a ogni tecnico che si è avvicendato sulla panchina del Palermo lavorando sodo. SCHELOTTO Il tecnico argentino per tutta la settimana lo ha posto al centro del tridente offensivo con Vazquez e Quaison. Ha provato e riprovato uomini, ma Gila è rimasto sempre là, anche se ogni tanto ha fatto capolino anche Djurdjevic. Schelotto sa che può contare su un centravanti di grande esperienza che in un momento delicato come questo può portare in dote quella malizia che aiuta a salvarsi. In ogni caso anche se non dovesse partire dall’inizio, Gila sa incidere entrando in corsa. Con la Roma, con il Frosinone, e con la Fiorentina ha fatto centro subentrando. Peccato che di questi gol l’unico che ha arrotondato un punteggio vincente è stato soltanto quello messo a segno contro i ciociari. Non sarà quell’attaccante bello a vedersi, di sicuro non era per caratteristiche l’elemento che avrebbe potuto sostituire Dybala nei movimenti d’attacco, ma la sua valenza sotto porta è testimoniata dai 187 gol realizzati finora in Serie A”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.