Gazzetta dello Sport: “Palermo, guaio Dybala. Zamparini deve 15 milioni, e Ballardini…”
Piove sul bagnato in casa Palermo. Torna a galla, infatti, la questione Dybala e le presunte quote che Zamparini deve a chi commissionò il passaggio della “Joya” ai rosanero nell’estate del 2012. Il club del patron friulano deve 15 milioni al fondo Pencil Hill Ltd. Come se non bastasse, anche Ballardini vuole mandare in tribunale un membro della compagine rosanero: dopo la diatriba con Sorrentino che ha fatto da sfondo alla gara contro il Verona e da apripista al suo esonero, il tecnico è pronto querelare il portiere. Ecco l’analisi fatta da “La Gazzetta dello Sport” sulle due vicende:
“I guai sono come le ciliegie: uno tira l’altro. Come se non bastassero gli esoneri e le preoccupazioni di classifica, ecco una nuova grana per Zamparini: la cessione di Dybala. Secondo fonti inglesi, nei giorni scorsi l’Alta Corte di Manchester avrebbe condannato il Palermo a pagare 15 milioni di euro al fondo Pencil Hill Ltd per i crediti maturati nel 2012, quando il club siciliano acquistò Dybala dall’Instituto di Cordoba per 13 milioni: pare che Zamparini ne abbia pagati solo 4. Va specificato che la vicenda non ha niente a che vedere con la cessione dello stesso Dybala alla Juve. Anzi, a tal proposito Gustavo Mascardi, consulente della Pencil Hill, ha dichiarato: «A Torino sono stati dei signori. Zamparini, invece, sfugge a tutte le sentenze, anche quelle della Fifa. Ma sulla base di questa sentenza presto ci rivolgeremo alle autorità giudiziarie europee e italiane». La Pencil Hill Ltd, nei prossimi giorni, valuterà anche se altre società inglesi hanno avuto a che fare con il Palermo e hanno riscontrato delle irregolarità a livello giuridico. LA VERSIONE DI «BALLA» E davanti alla magistratura civile rischia di finire pure la lite tra Ballardini e Sorrentino di due settimane fa che ha determinato di fatto l’esonero del tecnico ravennate dopo la vittoria del Palermo col Verona. Almeno così lascia intendere l’allenatore a Sky Sport: «Io ho preparato la partita normalmente. Avevo i fogli, gli schemi e tutto quanto pronto con i miei collaboratori. C’è stato un confronto con i portieri, ho detto loro che avevo un dubbio su chi far giocare e da lì ci sono state offese gravi. Per questo mi rivolgerò alla giustizia ordinaria»; potrà farlo eventualmente solo dopo aver chiesto alla Figc di poter violare la clausola compromissoria. Cosi Ballardini, che finora era rimasto zitto. E in ogni caso la sua versione cozza con quanto detto da Sorrentino nel dopo gara di Verona e non solo. Un altro a sostenere che Ballardini non diede nessuna disposizione alla squadra e che la partita venne preparata in autogestione, nei giorni scorsi è stato lo sloveno Andelkovic. ESORDIO Contro l’Udinese sarà la prima di Guillermo Barros Schelotto, una prima che rischia di essere in condominio. Che ci fossero da ultimare dei passaggi relativi al suo tesseramento, lo aveva detto martedì scorso Zamparini. L’argentino non è stato ancora presentato per questo motivo, nonostante abbia diretto regolarmente gli allenamenti. Situazioni burocratiche legate al suo tesserino e allo status di extracomunitario stanno richiedendo più tempo del previsto. Oggi in conferenza stampa andrà il d.s. Gerolin. In società, però, si continua a lavorare affinché Schelotto possa sedere in panchina domani. L’unica opzione praticabile è mediante un tutor, che per l’occasione sarà il tecnico della Primavera Giovanni Bosi, già precettato a Genova, come assistente di Fabio Viviani. Quest’ultimo, a sua volta, andrebbe in tribuna per studiare il match assieme allo staff del tecnico argentino. MODULO La scelta è ricaduta su Bosi perché conosce bene il 4- 3-3, il modulo adottato da Schelotto, per averlo utilizzato spesso con la Primavera. Una soluzione di garanzia voluta da Zamparini, qualora non arrivasse in tempo utile la documentazione di Schelotto. Sarà una lotta contro il tempo, ma dal club filtra ottimismo.”