Dopo quanto emerso ieri ai danni del patron del Palermo Maurizio Zamparini, l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta una breve sintesi dell’indagine della Procura. Successivamente ci sono anche le parole del patron rosanero in merito: “La Procura di Palermo torna all’attacco di Zamparini. I P.m. hanno chiesto e ottenuto il sequestro di un milione e 100 mila euro nei confronti del Palermo nell’ambito dell’indagine per falso in bilancio, reati tributari, autoriciclaggio, riciclaggio sui conti del Palermo negli anni 2013-2016. Tra gli indagati, anche il figlio del patron, Diego Paolo, la segretaria Alessandra Bonometti e altri cinque professionisti legati all’imprenditore friulano.
INDAGATO GIAMMARVA In questo filone di indagine, inoltre, rientra pure il presidente
del club Giovanni Giammarva, nel registro degli indagati. L’accusa? Contenuta nell’art. 2.638 del Codice civile: ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità pubblica di vigilanza. Questo reato è contestato anche a Zamparini. Nelle scorse settimane il Gip Fabrizio Anfuso aveva respinto la richiesta della Procura di mettere agli arresti domiciliari Zamparini.
RICHIESTA DELLA PROCURA Ma la richiesta della Procura era molto più elevata. I Pm Dario Scaletta, Andrea Fusco e Francesca Dessì avevano chiesto il sequestro di oltre 50 milioni di euro. Il Gip Anfuso ha invece deciso di sequestrare solo un milione e 100 mila euro alla società. Secondo le nuove ipotesi accusatorie della Procura, il Palermo avrebbe ottenuto fino al 2018 le certificazioni della Covisoc sui bilanci grazie a comunicazioni non del tutto esatte. Ed è qui che entrerebbe in scena, secondo l’accusa, la figura del presidente Giammarva, il quale avrebbe ostacolato l’esercizio delle funzioni dell’autorità pubblica di vigilanza.
DIFESA ZAMPARINI Dura la reazione del patron friulano che parla di«gioco sporco» nei suoi confronti. «È stata negata la richiesta dei miei arresti domiciliari, è stata rigettata l’istanza di fallimento del club. Non sapevano più cosa inventarsi e adesso – continua Zamparini la procura di Palermo se ne esce con questo sequestro preventivo sui nostri conti in banca e non so sulla base di cosa. Non c’è, infatti, un euro di imposte non pagate. Sicuramente è molto sospetta la tempistica di questo provvedimento, perché così mi mettono in difficoltà col pagamento degli emolumenti. Nel giro di quindici giorni potrei incassare 15 milioni dalla vendita di alcuni giocatori, ma un milione e cento non lo vai a trovare in mezzo alla strada nel giro di poche ore. Cosa faccio? Non pago gli stipendi e non iscrivo la squadra? E’una manovra per danneggiare il Palermo. Il fatto che sia indagato pure Giammarva lo ritengo un vero e proprio oltraggio per la persona che è. È l’uomo di garanzia che ha seguito tutti gli atti del Palermo, tutti in regola tra l’altro. Sembra quasi una ripicca della Procura nei suoi confronti, come a dire che Giammarva non doveva immischiarsi, mettendosi a difendere il Palermo Calcio. In questo modo la procura di Palermo non fa altro che farmi un danno anche all’estero. Domani (oggi, ndr) ho in programma un incontro con un fondo che ha intenzione di entrare nel Palermo, ma questo gioco sporco può rappresentare un grande ostacolo»“.