“Nel giorno in cui l’Italia canta le belle canzoni di Sanremo, la Serie B decide di stare in silenzio ad ascoltare. Per 24 giornate le note sono state i gol, in questo sabato lo spazio è stato lasciato alle vere melodie. Il record di reti? Il campionato più prolifico di sempre? La giornata appena passata col massimo stagionale? C’è Claudio Baglioni, stiamo in rispettoso silenzio e sbagliamo pure qualche rigore: solo 12 reti (notadi merito per Daniele Cacia, salito a un passo dal record della B), il minimo stagionale è di 20 e, con solo tre gare ancora da giocare, si rischia di batterlo. Tutto ciò rientra nell’imprevedibilità di questo torneo, che passa da gare da over a gare da under con la stessa disinvoltura che ha avuto Pierfrancesco Favino a trasformarsi da ottimo attore a eccellente presentatore. Pochi gol, ma sempre sfide incerte e in bilico fino all’ultimo. Se una settimana faerano state le squadre di coda a dare i segnali più forti, stavolta nei tre scontri diretti è la sola Entella a gioire, con il più rocambolesco dei blitz. È in vetta che ci sono state le novità più significative, con l’Empoli – squadra del momento – che ha agganciato la prima posizione. Con un messaggio forte: non segna Caputo? Donnarumma non lo rimpiazza? Tranquilli, le alternative non mancano, con la coppia balcanica KrunicNinkovic a firmare la quinta vittoria di fila. E poi c’è stato il risveglio dello schizofrenico Bari, che ha fermato la marcia del Frosinone dopo 16 gare utili: e poi dite che il 17 non portamale… Se domani dovesse vincere anche il Palermo, lassù ci sarebbe un gran bel trio. Senza rivali, probabilmente. Magari lanciato verso le tre promozioni dirette, chissà: sin da oggi Cittadella e Parma hanno anche questo pensiero perché, se si fermano anche loro, la fuga del trio può diventare storica, come quando Juve, Napoli e Genoa fecero saltare i playoff(2006-07). Ma ancora più clamoroso sarebbe un altro dato: dalla A rischiano di retrocedere le tre neopromosse (Spal, Verona, Benevento), dalla B rischiano di risalire due delle tre retrocesse (manca il Pescara, sono in corsa Palermo ed Empoli). Se così fosse, per evitare in futuro certi esiti scontati, forse le istituzioni calcistiche dovranno rivedere qualcosa. Non subito: ora hanno cose ben più importanti a cui pensare…”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.