L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara vinta dal Palermo contro la Feralpisalò e sulle parole di Corini.
I brividi per il breve assalto finale della Feralpisalò, dopo la rete del 2-1 di Dubickas a inizio recupero, sono durati solamente qualche istante. Poi, oltre all’abbraccio di squadra e la corsa sotto la curva occupata dai 1454 tifosi palermitani, anche Eugenio Corini ha potuto riprendere fiato per davvero. Stesso copione ripetuto pochi minuti dopo ai microfoni della sala interviste. Un lungo respiro prima di rispondere alle domande. L’allenatore del Palermo ha sorriso in modo ironico quando è stata sottolineata la differenza fra la prestazione dei suoi nel primo tempo e quella della ripresa.
Dopo le difficoltà di 45 minuti non semplici, con tante occasioni per i padroni di casa e pochi spunti in attacco, nel secondo tempo si sono viste le giocate che hanno portato alla vittoria: «Non era una partita facile e dobbiamo ricordarci che in campo vanno sempre anche gli avversari. Abbiamo avuto il predominio del gioco, ma è impossibile dominare per 90’. In particolare, contro un avversario che aveva fatto 14 punti nelle ultime 7 partite. Dopo un primo tempo equilibrato, la squadra ha creato comunque 3-4 situazioni. Poi le partite sono lunghe e siamo stati bravi a restarci dentro».
Obiettivo Como Lo sguardo ora è rivolto allo scontro diretto di sabato contro il Como. Una nuova chance per continuare il cammino intrapreso nelle ultime settimane e possibilmente accorciare ancora sul secondo posto. Anche se Corini non si fa influenzare dagli altri risultati, come il pareggio della Cremonese contro la Reggiana: «Noi giochiamo una gara alla volta, cercando di spingere forte e fare più punti possibili. Non dobbiamo alzare il livello di aspettative tutte le volte, ma pensare al Como e “rubare” il vantaggio che hanno nei nostri confronti. L’unica volontà è quella di fare un grande campionato e costruirlo passo dopo passo».
Vai Ranocchia Intanto, dopo il gol che ha aperto la vittoria sul Bari, tutto il Palermo si può godere la seconda rete consecutiva di Filippo Ranocchia. L’ex Empoli è entrato al meglio nelle dinamiche rosanero: «Io e la società ci abbiamo sempre creduto. È un giocatore importante, ma non carichiamolo di pressioni. Ha un ottimo tiro e un’imbucata di qualità, ma deve ancora maturare e lo può fare attraverso sfide come queste. In cui, gol a parte, non è stato brillante come in altre occasioni». Applauso anche per Soleri, in rete da subentrato: «Aveva fatto una grandissima partita già a Catanzaro. Lo abbiamo voluto con noi e, a parte il gol bellissimo, ha lavorato alla grande per la squadra». Bene anche Segre, che per poco non è andato in rete per il quarto match di fila: «Si è riconosciuto nel nostro lavoro, ha superato momenti in cui non era titolarissimo, ma ora ha trovato la posizione giusta».