Gazzetta dello Sport: “Palermo di tutto il mondo. Dal Belgio spunta un Fiore”

Nella giornata di ieri è sbarcato in Sicilia il primo acquisto del calciomercato invernale del Palermo. Si tratta del difensore italo-belga Corentin Fiore di 22 anni. Con lui si allarga ancor di più la flotta di stranieri in rosanero che sono già molti, ma per Tedino non è un problema visti i risultati raggiunti in questa prima parte di stagione. Di seguito quanto scrive la “Gazzetta dello Sport” sul nuovo arrivato:

“Ci sono quattro polacchi, due macedoni, un brasiliano e ora pure un belga…Non è una barzelletta, ma il Palermo che si conferma sempre più multinazionale, perché l’organico si è arricchito di un altro straniero. Il primo rinforzo di gennaio si chiama Corentin Fiore, difensore di 22 anni con origini italiane, preso dallo Standard Liegi. MITO Mancino, può giocare sia centrale che esterno e, al momento,va a ricoprire il ruolo di vice Aleesami, anche se non è escluso, in base ad alcuni movimenti in uscita, che non arrivi un elemento con doti più di spinta. «Il mio ruolo migliore è da difensore centrale, ma se il tecnico mi chiederà di giocare da esterno non sarà un problema» ha detto ieri appena sbarcato a Trapani. E poi: «Il mio giocatore preferito è Chiellini perché gioca con il piede sinistro, un po’ come me». Fiore rappresenta un’operazione a costo zero, in virtù del contratto che scadeva a giugno. Allo Standard andrà una percentuale sulla vendita del giocatore. Un’opportunità che Zamparini e il d.s. Lupo non si sono voluti far scappare. Per Tedino, invece, un altro straniero da plasmare e inserire nel suo meccanismo da primato. Con Fiore diventano 18 i giocatori non italiani della rosa che per la B sono davvero tanti. Però, visti i risultati di questa stagione con le difficoltà che a tratti il Palermo ha dovuto affrontare come le convocazioni dei nazionali, la prospettiva è incoraggiante. Perché se la politica esterofila nelle ultime due stagioni aveva generato una vera Babele, in questo campionato linguaggi differenti hanno ricreato l’ordine. E la mano di Tedino ha avuto il suo peso. Non si potrebbe spiegare altrimenti il titolo di campione d’inverno di una squadra che vanta dagli 8 ai 9 stranieri titolari, che sono quasi gli stessi retrocessi dalla A. A loro in estate si sono aggiunti Struna, Murawski, Dawidowicz, Szyminski, Gnahoré e Coronado. L’allenatore ne ha utilizzati 15 su 17, visto che Balogh e Rajkovic risultano ancora in infermeria. Da Posavec tra i pali, fino a Nestorovski in attacco, passando per Struna e Coronado. Il brasiliano con 20 presenza è lo stakanovista del Palermo, dietro di lui il difensore sloveno a 19, anche la truppa polacca capitanata dal veterano Cionek si è ben distinta, così come Jajalo e Chochev rigenerati e diventati perni del centrocampo. Come a dire che nel calcio vige un linguaggio universale, una tesi non sempre condivisa che Tedino sta provando a sovvertire”.