L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara del Palermo contro il Brescia.
Un acuto da titolare. Per uno che finora ha inciso sempre dalla panchina, è la missione da compiere. Leonardo Mancuso questo pomeriggio avrà la sua terza occasione dall’inizio, ma anche il compito di ovviare, seppure con caratteristiche diverse, all’assenza forzata di Di Francesco nel tridente offensivo. Il recupero della seconda giornata con il Brescia, che fino a qualche settimana fa poteva essere la tappa per sferrare l’attacco al primo posto, oggi serve per uscire dal tunnel nel quale si è infilato il Palermo dopo due sconfitte consecutive e un solo punto racimolato nelle ultime tre. Alla squadra rosanero servirà molto della sua qualità e della sua esperienza. Mancuso ha le spalle larghe per gestire i momenti critici, ne ha vissuti diversi in carriera, e ha il carisma del leader silenzioso per trascinare alla vittoria. Se fosse con un suo gol non guasterebbe, sarebbe anche il modo per uscire dall’etichetta di “bomber di scorta” che si è ritagliato in questo inizio di stagione.
Supersub I tre gol realizzati, finora tutti da subentrato, hanno avuto un peso notevole: la vittoria sui titoli di coda ad Ascoli porta la sua griffe, il gol della sicurezza a Modena pure, come la rete in cui ha avviato una rimonta insperata nel rocambolesco pareggio con lo Spezia. Manca ancora l’acuto dall’inizio, magari per indirizzare la strada verso la vittoria, per quanto nelle uniche due gare giocate dal primo minuto, sempre al Barbera, abbia comunque lasciato il segno con un assist prezioso per la rete del momentaneo pareggio di Ceccaroni con il Südtirol. L’attaccante milanese del suo status di uomo che risolve i problemi non se n’è mai fatto un cruccio. «Subentrare è lo stesso gratificante, ti fa sentire ancora di più utile per la squadra – ha detto qualche tempo fa alla Gazzetta -. Certo, chi non vorrebbe partire dall’inizio? Hai più tempo per provare a incidere. Dalla panchina devi cercare di convogliare tutte le energie nei minuti che hai disposizione». Oggi potrà lavorare più sul lungo periodo, alla ricerca della giocata preziosa, quella che determina, direttamente o indirettamente.