Gazzetta dello Sport: “Palermo, da proprietà e squadra la risposta alla contestazione”

Il giornalista Nicola Binda attraverso un editoriale sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo e la risposta data dalla squadra ai tifosi.

Non è facile allenare a Palermo, perché il grande entusiasmo dei momenti di gioia si trasforma in una cappa negativa quando le cose non vanno. Ne hanno sofferto forse di più i giocatori rispetto a Corini. Che appunto ha il cuore di ramo duro e ha sposato un modo di allenare diverso, vista la linea della proprietà alla quale in Italia non siamo abituati, con una regia che da Manchester coordina il lavoro nei vari satelliti. E se si accende un allarme rosso, concentra lì le sue attenzioni.

City Group agisce in stretto contatto con Corini, ma le direttive settimanali hanno contribuito a migliorare il lavoro dell’allenatore e non hanno fatto arrivare imposizioni particolari. E soprattutto City Group ragiona in un modo molto chiaro nei confronti dei suoi allenatori: se capisce che la squadra non segue più il lavoro del tecnico e i risultati sono disastrosi, allora interviene. Se no preferisce dare continuità e il lavoro di Corini, iniziato un anno e mezzo fa, non ha dato segnali per essere messo in discussione. Nemmeno in quel blackout. L’abbraccio finale della squadra, dopo la vittoria contro il Pisa, è stato decisamente significativo.

Gazzetta dello Sport: “Corini, l’uomo che cammina sui pezzi di vetro”