Gazzetta dello Sport: “Palermo da B per un’ora, si gioca tutto a Frosinone. Vantaggio Vazquez, poi sotto con Borriello e Paletta. Quaison cambia marcia, si spera ancora grazie a Struna”

Ieri sera il Palermo ha ospitato l’Atalanta nel delicato match valido per la 34^ giornata del campionato 2015/16 di serie A. In un clima surreale, complici le porte chiuse imposte dal Giudice Sportivo, i rosanero non sono andati oltre il 2-2, rischiando addirittura di perdere l’incontro. Di seguito il commento dell’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”: “Il clima è surreale, prima della sfida e ancor più alla fine. Isolato dai suoi tifosi, nello stadio a porte chiuse, il Palermo s’illude, rifilando all’Atalanta il gol più veloce di questo campionato (1’24”), poi sprofonda sull’1­2 e acciuffa un meritato pareggio. In attesa di Milan-­Carpi di stasera, risulta surreale la sopravvivenza della formazione di Ballardini nella corsa­salvezza. Perché i rosanero – inchiodati ai propri limiti strutturali ­ rimangono a galla per il concomitante tonfo del Frosinone (in casa Chievo), cui renderanno visita nel prossimo turno. La B sembrerebbe più vicina, ma ci sono ancora margini per un ribaltone. DISCESA… ARDITA Il silenzio della Favorita è squarciato subito dall’urlo del gruppo rosanero per il primo rigore in campionato. Passano 50 secondi e Doveri punisce un tocco di mano di Bellini su colpo di testa di Chochev (da bel cross di Struna): dal dischetto, Vazquez mette il timbro (4° gol in 4 sfide con i nerazzurri) sulla nuova speranza. Potrebbe sbocciare un nuovo giorno per il Palermo, invece nasce un’altra sofferenza. Perché l’Atalanta fa pari e patta, al primo tentativo di affondo: Gomez entra in area, Struna lo stende in modo netto e Borriello su rigore spiazza Sorrentino. FUORI SCHEMA Ballardini prova invano a dettare qualche mossa per dare vivacità e ritmo più alto alla manovra. Passato al 4­3­1­2 dopo il 3­5­2 proposto contro la Juventus, il tecnico sorprende tutti, tenendo ancora fuori Gilardino e affidandosi al tandem, e v a n e s c e n t e , D j u r d j e v i c ­ Trajkovski, con Vazquez destinato a inventare. Ma il Palermo resta sotto… vuoto spinto, incapace di pungere in zona­tiro. Così l’Atalanta ha gioco facile: nel 4­3­3, con Raimondi e Gomez che supportano il centrocampo sino a un’evoluzione in 4­5­1, brillano il vertice basso De Roon, un mastino che va a chiudere sulle avanzate di Vazquez, e il terminale Borriello, bravo a fare reparto, con sponde per gli esterni. GILA, TROPPO POCO Nella ripresa, ecco Gilardino: almeno c’è un riferimento sicuro,che però non lascia tracce importanti al tiro, anzi non chiude su un tentativo agevole. Dall’altalena di emozioni legate al risultato che cambia in Chievo­Frosinone alla disperazione per il 2­1 dell’Atalanta, con la testona di Paletta (su punizione di Cigarini) che coglie la difesa di Ballardini davvero dormiente, e chissà cosa ha pensato Zamparini (guardare in casa propria, altro che Verona­Frosinone…). Il Palermo reagisce, crea due mischie e, animato anche da Quaison, si tiene in corsa grazie alla botta di Struna, dopo una ribattuta su conclusione di Jajalo. Sportiello si esalta su una punizione di Trajkovski, è l’ultimo sussulto per la sgangherata banda di Ballardini”.