Gazzetta dello Sport: “Palermo, con il Bologna è mezzogiorno di fuoco. Tre anni fa l’1-1 con la papera di Sorrentino e fu B. Domenica vale la salvezza”
“Sarà ancora una volta un mezzogiorno di fuoco. Evidentemente è scritto che ci debba essere sempre il Bologna sulla strada del Palermo a ora di pranzo nei momenti critici. Con il conseguente rischio d’indigestione. E’ accaduto all’andata con gli uomini di Iachini già alla prima crisi stagionale, ma avvenne anche tre anni fa e quella partita giocata al Barbera, di fatto, decretò la retrocessione dei rosanero. I rosanero erano quart’ultimi per la classifica avulsa, ma a 27 punti insieme a Genoa e Siena, terzultima e penultima, la vittoria in casa della Samp aveva caricato l’ambiente, un successo sui felsinei avrebbe dato un margine consistente per la rincorsa salvezza. La gara si mise subito in discesa dopo 5’ grazie al gol di Ilicic, la gioia durò appena 12’ perché il Bologna trovò il pari con Gabbiadini che fu bravo ad approfittare di una papera in uscita di Sorrentino. Nonostante tutti i tentativi della quadra di Sannino il risultato rimase invariato. RIVINCITA Il Palermo si è rifatto quest’anno all’andata: la squadra, dopo la sconfitta con la Roma era andata in ritiro, c’era da non fallire lo scontro diretto che avrebbe potuto avvicinare la zona calda dove, il Bologna in mano allora a Delio Rossi, stazionava all’ultimo posto con 3 punti. Fu una partita dura, decisa da Vazquez e dalle straordinarie parate di Sorrentino che aveva un conto in sospeso col passato da saldare. A distanza di un girone la situazione si è capovolta, il Bologna con la cura Donadoni, è salito al 10° posto, mentre i rosanero sono a 3 punti dal terzultimo. Della serie, come dilapidare un patrimonio di punti per scelte scellerate, fatte con la pancia invece che con la testa, per valutazioni errate e questioni di ripicca. ERRORI CHE SI RIPETONO E la situazione che avvicina alla gara di domenica ricorda più quella di tre stagioni fa quando il Palermo salutò la A che quella del girone di andata. Allora come quest’anno andò in scena un balletto scriteriato di allenatori (Sannino, Gasperini, Malesani, Gasperini, Sannino) esattamente come quest’anno e sulla panchina per quella gara tornò il tecnico che aveva iniziato, né più e né meno come oggi. Nel mezzo, un mercato di riparazione, deficitario, altra analogia da non trascurare, e una squadra, esattamente come tre anni fa, con evidenti problemi di testa e di condizione fisica. Iachini come Sannino? L’augurio per il Palermo è che questa volta venga scritto un finale diverso. L’unica differenza in chiave positiva è che questa volta ci saranno più giornate in calendario per sperare. Tre stagioni fa dopo quella sfida mancavano solo 6 partite alla fine, ma è anche vero che i prossimi avversari si chiamano Inter e Napoli. Centrare i tre punti nell’ennesimo mezzogiorno di fuoco sarà fondamentale”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.