Gazzetta dello Sport: “Palermo, closing infinito. Baccaglini e Zamparini ottimisti per la svolta”

“Se si guarda in casa d’altri (al Milan, per esempio) non si può dire certo che a Palermo le cose stiano andando per le lunghe. Il problema semmai, più che nei tempi, sta nel momento, nel senso che è proprio il periodo a essere delicato. In questa fase della stagione di solito si sceglie l’allenatore, si pensa al mercato, al ritiro. A Palermo, invece, quasi tutto è ancora in alto mare. A sentire Zamparini, la prossima sarà la settimana decisiva, per il closing e per la scelta delle due figure chiave, direttore sportivo e allenatore.

PROBLEMI La preoccupazione dei tifosi è legittima, nonostante le rassicurazioni di Baccaglini e dello stesso Zamparini. È ovvio che definire nei dettagli un’operazione così complessa, tra decine di milioni di euro, non è semplice. Forse si è avuta troppa fretta all’inizio della trattativa nell’indicare la data del 30 aprile per il closing. Da allora la chiusura dell’affare è stata rinviata di settimana in settimana, qualche intoppo c’è stato, e probabilmente un paio di volte si è rischiata la rottura. Baccaglini è comparso sulla scena il 6 marzo, quando attraverso un comunicato stampa la società rosanero annunciava il nome del nuovo presidente. Una notizia che ha spiazzato tutti, perché Baccaglini fino a quel momento in Italia era conosciuto solo per aver preso parte a «Le Iene». Il giorno dopo la conferenza stampa congiunta, in cui il nuovo presidente si presentava ai palermitani mostrando l’ultimo dei suoi tatuaggi: il vecchio logo del club stampato ad inchiostro all’altezza del cuore. Un colpo mediatico estremamente riuscito, come testimoniano i numeri sui social e il fatto che di Baccaglini presidente del Palermo se n’è parlato perfino oltreoceano. Nessuna indiscrezione invece sui suoi soci, sulla banca che avrebbe fatto da advisor, sulla cifra da versare a Zamparini. Notizie che tuttora non sono emerse per via di una clausola di riservatezza che vincola le parti. Un vincolo che per alcuni è garanzia di serietà, per altri invece porta interrogativi.

TAPPE La prima delle scadenze fissate è stata rispettata. Entro il 19 aprile Baccaglini era tenuto ad indicare la società che dovrebbe rilevare il Palermo e così è stato «Sarà la YW&F Global Limited ad acquistare le quote del club», si leggeva in una nota ufficiale. Tutto ciò però sarebbe dovuto avvenire entro aprile. Invece al 30 aprile, l’operazione non era stata completata, per via di ulteriori verifiche ritenute necessarie dall’advisor.

OSTACOLI All’inizio di maggio, la prima crisi. Il comunicato pubblicato per volontà di Zamparini l’8 maggio nei fatti non era altro che un ultimatum. Fate in fretta altrimenti rischia di saltare tutto: questo più o meno il senso. La replica di Baccaglini è arrivata qualche giorno dopo, ma senza polemiche. «I tecnici stanno lavorando per soddisfare tutte le richieste necessarie», dichiarava l’ex iena televisiva.

SCENARI Baccaglini è intervenuto a fine maggio (sempre via sito) per annunciare un altro rinvio, ancora per motivi burocratici. Poi i problemi che hanno fatto vacillare la trattativa: nella settimana appena trascorsa, si è diffusa la voce dell’apertura di un fascicolo di «atti civili» dalla Procura di Palermo per verificare la solidità finanziaria del club. Per un paio di giorni la parola «fallimento» ha preso a girare. Per riportare il sereno è intervenuto prima Zamparini e poi Baccaglini ­ stavolta in sintonia ­ per difendere la credibilità e la solidità finanziaria del club, oltre che la bontà della trattativa. La prossima puntata si spera possa essere decisiva. Anche perché la nuova stagione è vicina”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio