“Quante storie sono racchiuse in Lecce-Palermo. Un lungo film fatto d’incroci sul campo, spesso spettacolari, ma anche di giocatori e allenatori che hanno vestito entrambe le maglie. Due di loro siederanno in panchina e si affronteranno domenica sera a Via del Mare: Liverani e Stellone. L’ex centrocampista, oltre a essere cresciuto nella Primavera del Palermo dove lo portò Perinetti, poi è tornato nel 2008. Tre stagioni in cui ha disegnato geometrie che hanno reso quella squadra fatta di grandi talenti una delle realtà più belle delle Serie A, fino alla finale di Coppa Italia persa con l’Inter nel 2011. Quello fu l’epilogo dell’avventura nella squadra che, da allenatore, si ritroverà di fronte come avversario per la prima volta. Anche Stellone è legato al Lecce. Arrivò in Puglia a gennaio del ‘99 e con 6 gol contribuì alla promozione in A di quel Lecce, allenato da Sonetti, altro tecnico passato poi anche da Palermo. Così come Delio Rossi che dopo qualche anno avrebbe guidato i rosanero alla finale di Coppa Italia. Sulla panchina giallorossa regalò il primo dispiacere a Zamparini, fresco proprietario del Palermo con una sconfitta proprio a Via del Mare nel 2003. Il Lecce era quarto, due punti sopra i rosanero reduci da un’incredibile rimonta con Sonetti, arrivato dopo gli esoneri di Glerean e Arrigoni. Una vittoria avrebbe promosso in A i rosanero, ma il Lecce passò con un 3-0 che lo portò in paradiso. Questa è l’ultima sfida giocata in Serie B e domenica rivivrà dopo 16 anni.
GOLEADE I confronti in Puglia tra queste due squadre sono stati spesso scoppiettanti: a Lecce nel ‘94 andò in scena una delle vittorie storiche del Palermo in trasferta, un incredibile 7-1 con 5 reti di Campilongo. In quella gara l’unico gol dei leccesi venne segnato da un ex, Rosario Biondo, difensore palermitano. Anche le sfide in A sono state spesso ricche di gol: nel 2010-11 il Palermo si impose per 4-2, con le reti di Miccoli, Pastore, Hernandez ed Ilicic. E su Miccoli si potrebbe aprire un romanzo, lui che, leccese di nascita, ha sempre sofferto l’incrocio con i colori per cui ha sempre tifato, tanto da finire, poi, la carriera in Salento. In un match al Barbera rinunciò anche a tirare un rigore contro la sua squadra del cuore lasciando l’incombenza a Cavani.
PALERMITANI Ma la carrellata non finisce qui: tra gli allenatori va ricordato anche Mimmo Renna, tra i giocatori Tanino Vasari, giallorosso dal gennaio al giugno del 2001, che grazie a una doppietta alla Lazio nell’ultima di campionato regalò la salvezza in A ai leccesi. Venendo al presente, c’è Antonio Mazzotta ad avere vestito i colori leccesi. È stato a inizio carriera e a quella stagione è legato il ricordo più prestigioso, perché l’attuale difensore rosanero, al primo anno tra i professionisti, con i salentini conquistò la promozione in A. Come lui, l’altro palermitano Fiordilino si è fatto le ossa in Salento, due stagioni fa in Lega Pro. Non va dimenticato Vicenzo Sicignano, attuale preparatore dei portieri che in carriera ha indossato entrambe le maglie”.
Questo quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport” rievocando alcuni ricordi del match Lecce-Palermo che andrà in scena domenica alle ore 21.