Con il cambio di modulo al 4-3-3, Schelotto rilancia inevitabilmente gli esterni offensivi ed in particolare nella rosa del Palermo c’è un giocatore pronto alla ribalta dopo essere stato un po’ accantonato. Robin Quaison si candida per un ruolo da protagonista nella squadra rosanero ideata dal tecnico argentino. Ecco l’analisi fatta da “La Gazzetta dello Sport” riguardo il centrocampista duttile svedese, che contro l’Udinese partirà probabilmente dal primo minuto:
“Senza Batman, Robin prova a volare da solo. Giuseppe Iachini, il tecnico che lo ha lanciato, non c’è più, con Davide Ballardini e Fabio Viviani il campo è stato un miraggio ma adesso il nuovo 4-3-3 di Guillermo Barros Schelotto vede Robin Quaison in prima linea. Fondamentale, a meno che l’argentino non cambi idea, nel doppio ruolo di attaccante esterno in fase di possesso e magari centrocampista laterale in fase di ripiegamento difensivo. NUOVA CHANCE Lo svedese freme, non scende in campo da primo minuto dall’8 novembre, una data che ha cambiato il destino di molti. Quel giorno il Palermo batteva il Chievo 1-0, ma questo non bastava a salvare la panchina a Iachini. I suoi successori, in particolar modo Ballardini che ha diretto le successive 7 gare, non l’hanno più considerato un elemento importante dei rosanero e il ravennate gli ha dato spazio solo 4 volte, e sempre nella ripresa quando c’era una situazione di svantaggio da recuperare. Facile immaginare come l’avvento della nuova era sudamericana sia stata festeggiata dal 22enne jolly offensivo come e più di un veglione di Capodanno. DUTTILITA’ NOCIVA? Attaccante esterno a sinistra nel nuovo 4-3-3 rosanero. Il Mellizo ci lavora sodo da quando è subentrato a Viviani. Un altro ruolo, l’ennesimo per l’ex Aik Stoccolma che non riesce proprio a trovare pace in Sicilia. Chissà quanto starà maledicendo la sua duttilità. Già, più ruoli uno sa fare e – a quanto pare – meno chance di conquistare un posto da titolare ha. Lo svedese in questa stagione ha già giocato da punta, da falso nueve, da trequartista, da mezzala e da centrocampista esterno. Quasi sempre a destra, uno solo il gol messo a segno, da subentrato in Coppa Italia al primo turno contro l’Avellino a metà agosto, ovvero più di 5 mesi fa. Appena 6 le partite da titolare (più una in Coppa) sulle 22 disputate finora dai rosanero, ma soltanto 5 volte è rimasto 90’ in panchina, segno che tutti hanno avuto fiducia nelle sue qualità. ASSE DI SINISTRA Nell’offensivo modulo dell’ex Lanus, Quaison dovrà sfiancarsi a dare una mano ai centrocampisti quando Lodi e compagni proveranno a scardinare la resistenza rosanero, ma dovrà anche essere il primo a salire per supportare Gilardino (o Djurdjevic) e Vazquez. Per evidenti motivi fisici, atletici e di posizione l’attaccante che si sacrificherà di più sarà lui. Una sorta di pendolino di fascia. Una grossa mano se l’aspetta da Mato Jajalo che pare destinato a coprire il ruolo di mezzala sinistra. Un anno fa (era l’11 gennaio) Quaison centrava una clamorosa doppietta al Franchi con la Fiorentina: il calcio italiano lo scopriva. Per Robin è giunto il momento di riaprire le ali.”