Gazzetta dello Sport: “Palermo, c’è La Gumina. Nenè salvezza del Bari, ma il punto serve poco”
Gara intesta ed emozionante quella tra Palermo e Bari. Stellone ha provato a portare i 3 punti a casa al suo debutto da rosanero, ma Grosso non gli e l’ha permesso. I due tecnici hanno azzeccato i cambi che hanno permesso ad entrambe le squadre di segnare. Stellone rispetto al Palermo di Tedino ha cambiato modulo mettendo in campo un 4-4-2 con Coronado alle spalle di La Gumina, il Bari invece rispetto all’ultima uscita ha anche cambiato modulo. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport”:
“Gara scoppiettante, con botta e risposta firmato da La Gumina e Nenè e un finale incandescente. Dal big match del Barbera viene fuori un pari che serve a poco, forse più al Bari che al Palermo.I pugliesi mancano l’aggancio ai rosanero, ma per 80 minuti sono riusciti a tenere la porta inviolata, e sotto di un gol hanno avuto la forza di recuperare dopo l’espulsione di Marrone.
NOVITÀ Stellone mette la sua impronta all’esordio e vara un 4-4-2, senza Jajalo (problema muscolare) e Trajkovski, inventando Gnahorée sterno e Rolando sul lato opposto. Grosso abbandona il suo marchio di fabbrica, rinunciando a Galano e ridisegna la squadra con un 3-5-2 molto compatto, delegando ad Anderson e Balkovec le fasce con Tello ed Henderson interni a supporto di Basha. Ne esce fuori una gara molto bloccata, ma giocata ad alti ritmi. L’aggressività la fa da padrona col risultato che le squadre finiscono per annullarsi. Balkovec al 24’ prova di nuovo a pescare il jolly da fuori come venerdì scorso con l’Entella, ma con scarsi risultati. Coronado fa da variabile impazzita e conquista punizioni preziose, da una di queste al 37’ pesca La Gumina che di testa manda fuori. Sul fronte opposto è Tello l’uomo imprevedibile e, da uno scambio con Nenè, nasce una rasoiata del brasiliano che termina a lato. Al 43’ Coronado va in slalom tra Gyomber e Marrone, il suo tiro viene deviato. Due minuti più tardi Rolando va in replica in area tra Anderson e Gyomber che lo chiudono a sandwich, l’arbitro a due passi giudica tutto regolare.
BOTTA E RISPOSTA Nella ripresa Stellone cambia e passa al 4-3-2-1, avanzando Gnahoré sulla linea di Coronado. Grosso risponde con Galano per riattivare il tridente. Tra i due tecnici è una partita a scacchi, a una mossa c’è la contromossa e quella di Stellone si chiama Moreo. E si rivela azzeccata perché l’ex Venezia al 34’ regala di testa un assist al bacio che La Gumina controlla da vero bomber d’area di rigore emette alle spalle di Micai. L’espulsione di Marrone sembra complicare le cose agli uomini di Grosso, che però prima aveva gettato nella mischia Floro Flores. Questa volta la carta vincente è del Bari, perché è il centravanti napoletano a inventare una sponda di testa, anticipando Rispoli, che manda in porta Nené. Da qui alla fine c’è solo il tempo per la seconda espulsione pugliese: Henderson lascia in 9 i suoi, ma il Palermo non ne approfitta”.