L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara in programma questa sera tra Palermo e Catanzaro.
Dicembre apre ufficialmente la volata d’inverno. Mancano cinque giornate al giro di boa e Parma e Venezia hanno piazzato le loro bandierine sulla vetta. Il vantaggio è di 5 punti, gli inseguitori rispondono come un telefonino quando c’è poco campo: a scatti. Qualcuno riuscirà ad andare a prenderli? Tra i candidati, i due avversari di stasera. Palermo e Catanzaro aprono la giornata in un anticipo che riporta i riflettori al Sud, perché in zona playoff stanno dominando le squadre del Nord.
Ed eccoci dunque a stasera. Diciamolo subito: non è stato un novembre brillante per le due rivali. Soprattutto per il Palermo, ma anche per il Catanzaro. Tra le squadre nella parte sinistra della classifica, sono le sole ad aver perso 3 volte nelle ultime 5 partite. La sosta però è arrivata nel momento giusto per rimettere a posto le cose. Il Palermo è ripartito con il minimo sindacale pareggiando sul campo di una Ternana a lungo in dieci, molto meglio ha fatto il Catanzaro vincendo alla grande il derby con il Cosenza, dimostrando di saper cambiare pelle e di gestire in modo diverso le partite. Si può dunque serenamente dire che stasera il vento in poppa l’ha ritrovato la squadra di Vincenzo Vivarini, pronta a presentarsi senza timidezza in un altro stadio prestigioso. Un Barbera che, al contrario, non sembra più disposto a concedere ancora tanto credito agli uomini di Eugenio Corini.
I tecnici A far innervosire il tecnico del Palermo sono state le illazioni comparse in settimana sui social riguardo presunte liti tra i giocatori. Corini ha risposto duramente: «Sono solo minchiate! Se non avessi la lucidità e la consapevolezza di un gruppo coeso e forte, non sarei qui a parlare in questo modo. So che c’è il tempo per rimediare e tornare quelli di inizio stagione. Partita spartiacque? Do un grande significato a questa partita, dobbiamo dare continuità al pareggio Terni. Fare una partita normale non basta». Dall’altra parte invece Vivarini s’è presentato alla conferenza stampa della vigilia ben più rilassato, anche se sempre molto, molto prudente: «Ci aspetta una gara proibitiva, ma il successo nel derby ci ha ridato spensieratezza. Alzare l’asticella significherebbe crearci solo dei problemi, quindi aspettiamo. Il nostro primo obiettivo rimane la salvezza, poi vedremo». E vabbè…