“Caccia al record per sognare. Perché l’ultima volta che il Palermo ha infilato tre vittorie consecutive è andato in Serie A. Ne è passata di acqua sotto i ponti e di tentativi falliti, i numeri dicono che l’ultimo a centrare il traguardo fu Iachini nel 2013-14. In realtà,il tecnico marchigiano andò ben oltre, infilando sei successi consecutivi in quel campionato che è passato alla storia come quello dei record. Un filotto pieno, dalla trentaduesima alla trentasettesima giornata, coincisa con la promozione ottenuta a Novara. Tre vittorie consecutive, comunque, mancano da allora, nessun tecnico ci è più riuscito sia nelle tre stagioni successive in A, sia l’anno scorso in B. Tedino ci è andato vicino 4 volte, ma ha sempre impattato con un pareggio che ha vanificato l’impresa. Anche Stellone ci provò, ma ai playoff, battendo il Venezia nella semifinale di ritorno e poi il Frosinone nella finale di andata. Poi sappiamo tutti com’è finita al Benito Stirpe in quella di ritorno. Nel balletto degli avvicendamenti in panchina tra i due tecnici, quest’anno aver mancato il terzo successo consecutivo è costato il posto a Tedino. Il Palermo aveva fatto bottino pieno con Foggia e Perugia, ma poi è caduto a Brescia. Stellone spera di non imbattersi nella vendetta di un altro ex come Zenga con il Venezia e intende provarci attraverso il turnover. La vera arma in più di questo Palermo, ricco di alternative come non mai.
RIECCO ALEK Il tecnico romano sembra aver sciolto i dubbi nel regime di alternanza e, se in attacco toccherà a Nestorovski e Puscas trovare gol pesanti, alle loro spalle sarà compito di Trajkovski disegnare traiettorie efficaci per mandarli in porta. Del resto il gol della vittoria a Lecce è nato da una combinazione che ha investito, seppure indirettamente tutti i tre i giocatori offensivi. Puscas ha raccolto i frutti di un dialogo in verticale tra i due macedoni. Trajkovski si sta rivelando, insieme all’altro suo connazionale, uno dei trascinatori del Palermo in questa parte iniziale del torneo. Tre gol in campionato, per giunta uno dietro l’altro con Cremonese, Foggia e Perugia, corredati da 2 assist. Un inizio di stagione così il numero 10 non lo aveva mai vissuto. Adesso Stellone intende metterlo tra le linee per sparigliare l’impianto difensivo del Venezia, puntando su una verve ritrovata nel segno di quella continuità che gli era sempre mancata. A Lecce era partito dalla panchina ora sembra avere vinto il ballottaggio con Falletti per una maglia da titolare.
DIGIUNO Con Tedino avevano agito spesso insieme in zona fantasia, Stellone ha deciso di sacrificarne uno alla volta a beneficio di una trazione anteriore con due attaccanti. Per poi riservarsi l’opzione di schierarli insieme se c’è da forzare il ritmo per cercare il successo, come è accaduto sia con il Crotone che con il Lecce. Trajkovski potrà così provare a riannodare il filo con il gol interrotto da tre gare e magari continuare a rimpolpare il bottino personale di reti, oltre che di punti per il Palermo, per una stagione che può vederlo come uno dei protagonisti assoluti. Magari con uno dei suoi gol impossibili ai quali ci ha abituato da tempo”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport”.