Gazzetta dello Sport: “Palermo in ansia: prima la salvezza poi i deferimenti. Palazzi chiude le indagini sugli insulti di Sorrentino a Ballardini di un girone fa. Sogliano nuovo ds?”
“Comunque vada, sarà una liberazione. Per entrambe. Un’annata mai vista, e non suona come un complimento. Quella del Palermo è stata più simile ad un film di Luis Buñuel che ad una stagione calcistica – si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”. Surreale. Zamparini ha divorato, masticato e sputato allenatori in serie. Il suo diletto stagionale è stato prenderli a calci nel sedere, come si fa in quella giostra che piace tanto ai bambini”.
UNO SCHERZO “E mentre Zamparini ha già contattato il d.s. Sogliano per un ritorno in rosanero nella prossima stagione, quel che resta della squadra e del suo reduce in panchina, il redivivo Ballardini, si gioca la salvezza contro un’avversaria già retrocessa e che ha tutto l’interesse a perdere per planare in B con un paracadute più ampio: sembrerebbe uno scherzo del destino, ma lo scherzo il calendario lo ha fatto più al Carpi, altro che. E onestamente il buon Ballardini fa un po’ ridere (già) quando dice «…anche senza Toni il Verona è competitivo e ha dei valori. Proverà a metterci in difficoltà facendo la sua partita». Sicuramente. Che l’avversaria, poi, sia la stessa battuta all’andata al termine di una partita praticamente autogestita dai giocatori, beh questa è davvero la ciliegina sulla torta di una stagione, diciamo, un po’ così”.
UN GIRONE FA “«Se arriverà la salvezza, sarà merito della squadra, dell’impegno di questi ragazzi», dice diplomatica mente Ballardini. Che altro potrebbe dire? Un girone fa, proprio alla vigilia di Verona Palermo, fu protagonista di un caso tra i più surreali nella storia della nostra A. Il fatto è noto. Il sabato, 9 gennaio, a 24 ore dalla partita, nel bel mezzo dell’allenamento Ballardini comunica a Sorrentino che l’indomani «giocherà Colombi, tu sei troppo nervoso». Il portiere, che era stato già messo sull’avviso da Sicignano, si sente vittima di un complotto e in effetti sbotta. E lo riempie di improperi, il malcapitato, forse prova perfino a mettergli le mani addosso. Molto probabilmente, lo apostrofa davanti a tutti come «codardo», «uomo di mer..» e «testa di ca…», tanto che il tecnico poi proverà (invano) a chiedere la deroga per denunciarlo penalmente. Sorrentino nega e rilancia, accusando Ballardini (anche pubblicamente) di aver da quel momento sostanzialmente abbandonato la squadra al suo destino. Vero? Falso? L’allenatore riconosce solo di non aver dato direttamente indicazioni alla squadra durante l’intervallo della gara. Tutto questo bel teatrino, con annesse testimonianze dei compagni di Sorrentino e dei collaboratori di Ballardini, finisce sulla scrivania del Procuratore federale Palazzi, che dopo 5 mesi di lavoro si è fatto un’idea abbastanza chiara (non tira una bella aria per Sorrentino…) e comunque ha appena concluso le indagini e nei prossimi giorni deferirà entrambi (e il Palermo per responsabilità oggettiva). Evviva. E buona salvezza a tutti”.