Gazzetta dello Sport: “Palermo anno zero, Tedino al via tra i rebus”

“Zamparini l’ha definito il Palermo della rifondazione, quello che dovrebbe segnare lo stacco con la sua gestione per approcciare a un futuro contraddistinto da una nuova proprietà. La ricerca di acquirenti dura da anni ma non ha portato a risultati. In questo momento sta facendo registrare soltanto timidi approcci di interlocutori con l’imprenditore friulano che non sfociano in trattative vere e proprie. Del resto Zamparini, ormai, è rimasto soltanto proprietario non avendo neppure più un ruolo nel Cda. Le vicissitudini giudiziarie legate prima all’istanza di fallimento, rigettata dal Tribunale, e all’inchiesta sul fronte penale ancora in corso non favoriscono la cessione. In effetti, quello che si è riunito ieri a Sappada in Friuli è un gruppo che verrà profondamente rivoluzionato sia per esigenze di cassa (non ci sono più i 25 milioni del paracadute dello scorso campionato), che per l’intenzione di dare vernice fresca a una squadra che in due anni, con una retrocessione in Serie B e una mancata promozione in Serie A, ha fallito i propri obiettivi. CANTIERE APERTO Si preannuncia un ritiro nel quale ci sarà un bel via vai di giocatori, tra cessioni e acquisizioni. Si riparte da due certezze: il Foschi-ter e il Tedino-bis. Il nuovo direttore dell’area tecnica è tornato dopo l’esperienza gloriosa dal 2002 al 2008 che fece grande il Palermo e quella durata meno di un mese due stagioni fa per incomprensioni con Zamparini, mentre l’allenatore è ciamato al riscatto dopo l’esonero a quattro giornate dal termine della scorsa stagione. Sia lui che Stellone avevano ancora un anno di contratto, ma si è deciso di puntare nuovamente sul tecnico che, comunque, si era laureato campione d’inverno nel 2017. A Foschi e Tedino è stata data ampia delega e l’ex d.s. del Cesena, che ha acquisito anche il potere di firma, ha iniziato a tessere le trame per ridisegnare la squadra: ha ceduto La Gumina all’Empoli per 9 milioni di euro  e sta perfezionando la cessione di Coronado allo Sharjah di Dubai per 6. Due mosse che portano 15 milioni per impostare la nuova squadra alle quali seguiranno le uscite dei pezzi pregiati per poi inserire innesti mirati su una base di partenza solida. MOSSE La strategia prevede di impostare un organico con profili di categoria, tra prestiti e parametri zero, per poi provare a investire su alcuni acquisti di
prospettiva. In questa logica si colloca l’arrivo di Mazzotta in difesa (svincolato dal Pescara) così come la trattativa ben avviata con l’Inter per Puscas per il quale il Palermo sarebbe disposto all’acquisto a titolo definitivo (tutto passa della cessione di Coronado). Sulla lista di Foschi un portiere (dopo il prestito di Posavec all’Hajduk, Brignoli è a un passo) e un regista (piace Fossati); domani firmerà l’esterno difensivo Salvi del Cittadella, ed è ben avviata la trattativa per tretalenti dell’Atalanta: Haas, Pessina e Vido. Sarà un Palermo diverso anche sotto il profilo tattico. Tedino sembra orientato a tornare al modulo che ha utilizzato spesso in carriera, il 4-3-1-2. […]”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio