“Qualcosa si muove. Potrebbe essere la volta decisiva, anche se il condizionale con Zamparini è d’obbligo. Ma la trattativa con la società inglese per la cessione del Palermo sembra viaggiare in modo fluido, anche se da una settimana all’altra non sono mancate variazioni. Motivo che mette un punto interrogativo sulla data del closing non così imminente. Si opera in riserbo, l’operazione si sta definendo per l’intero pacchetto azionario. Zamparini resterebbe come consulente per i prossimi due anni, perché il vero core business degli inglesi è la realizzazione di stadio e centro sportivo, lasciando al patron la gestione tecnica. Il costo dell’operazione dovrebbe corrispondere all’acquisto di Alyssa, controllante della Mepal proprietaria del marchio del club, che ha un debito nei confronti del Palermo di 22,8 milioni euro. Capitali freschi che diminuirebbero i debiti della società. Anche se quello su cui si sarebbero soffermati con attenzione gli inglesi sono i debiti nei confronti dei procuratori che supera i 10 milioni, cifra che andrebbe liquidata al momento dell’ingresso. Anche il nuovo Cda, prima pensato con cinque consiglieri (di cui due palermitani) sarebbe passato a tre indicati da Londra con un presidente palermitano, con Micciché e Giammarva tra i papabili. L’iter della trattativa, inoltre, è condizionato anche dai controlli dell’organo di vigilanza del mercato azionario britannico”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport” sulla cessione del Palermo.