Gazzetta dello Sport: “Palermo, adesso servono i gol di Gilardino per evitare la B”

“Tra il bicchiere mezzo vuoto di Vazquez e il bicchiere mezzo pieno di Novellino, c’è che il Palermo da ieri è virtualmente retrocesso. Perché il Carpi vince con i suoi attaccanti (tra cui il palermitano Di Gaudio) e il Frosinone ferma la Fiorentina. La squadra di Novellino si è fatta agganciare dagli emiliani e in virtù della difesa peggiore oggi sarebbe in Serie B. La differenza tra le matricole della Serie A e i rosanero sta nella voglia di lottare e nella capacità di far gol. Il Palermo non solo difetta di personalità ma non sa neanche segnare più. Empoli rappresenta un’occasione persa, così come l’esperimento con Vazquez da falso nueve che non ha dato alcun indicazione positiva. Il Mudo ha provato a fare l’attaccante ma le sue caratteristiche lo portavano ad arretrare invece di attaccare l’area e Trajkovski e Quaison si sono rivelati abbastanza evanescenti. MOSSE Non utilizzare Gilardino e Djurdjevic nemmeno a gara in corso nel tentativo di pescare il jolly vincente da parte di Novellino è sembrato un invito a non voler vincere. Un punto muove la classifica, tre la cambiano del tutto. Dopo un’annata condotta in modo disastroso con otto cambi in panchina, concedere ancora alibi ai giocatori è controproducente. I segnali vengono dati anche con una sostituzione. L’ingresso di una punta in più è un messaggio per cercare la vittoria. Se Novellino in poco più di una settimana di lavoro è riuscito a dare solidità a una squadra con falle pericolose in retrovia, il lavoro più duro lo aspetta adesso. Perché c’è da ricreare la pericolosità sotto porta che è andata smarrita. Nelle ultime 6 partite solo 2 gol segnati, l’ultimo 180’ fa. Troppo poco, e se si pensa che quegli acuti portano la firma di Gilardino e Vazquez viene da pensare che sarebbe meglio farli giocare entrambi, soprattutto se si pensa che l’attaccante di Biella è il capocannoniere della squadra. RIPARTENZA La sosta arriva al momento giusto, perché ragionare da retrocessi potrebbe dare un spinta in più ai giocatori e al tecnico, nella speranza che Novellino ci metta più del suo credo e meno dei suggerimenti del presidente Zamparini «troppo innamorato» di certi giocatori che non fanno la differenza in positivo. Nonostante la prova icolore Trajkovski è il primo a crederci. «Abbiamo giocato una buona partita, lottando su ogni pallone ­ ha detto La scelta di Vazquez come falso nueve non ha dato segnali positivi a Empoli Servono nuove soluzioni in avanti e maggiore spazio anche per Gilardino LA CHIAVE clic QUEGLI AGGANCI CHE ILLUDONO E POI PORTANO LA BEFFA Gli agganci in classifica a volte non sono definitivi. Ne sa qualcosa il Palermo che nell’anno (2013) della retrocessione in B dopo 30 giornate aveva 26 punti, due in meno rispetto a oggi, ma era penultimo in classifica. Nel turno seguente vincendo a Genova con la Samp, operò l’aggancio a Siena e Genoa, salendo al quart’ultimo posto in virtù della classifica avulsa, un po’ come ha fatto il Carpi ieri. Alla fine i rosanero non ce la fecero e scesero in B. al sito ufficiale del Palermo ­. Credo sia arrivato un buon risultato. Dobbiamo continuare a mettere grande forza e grande motivazione e andare avanti. Dopo la pausa dovremo essere concentrati su sul Chievo. Per noi è una sfida troppo importante, vogliamo un risultato importante»”. Queso quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.