L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo che sabato giocherà ad Ascoli.
Un centrocampo tutto nuovo che potrebbe già prendere forma ad Ascoli per la ripresa del campionato. Una linea mediana con due pezzi da Serie A per spostare l’ago della bilancia nella terra di mezzo. Liam Henderson e Mamadou Coulibaly studiano per diventare perni essenziali come sopporto di sostanza e di qualità per le giocate di Leo Stulac. Due guardaspalle per il regista sloveno che Corini sta reimpostando in una versione più di lotta e di governo. E con quei due ai suoi fianchi, tra l’apporto in fase di contenimento e quello d’impostazione il Palermo potrebbe sicuramente giovarne.
Impatto Lo scozzese ha già esibito le sue doti, sia nello spezzone di gara a Reggio Emilia che nella prova convincente con la Feralpisalò. Due prestazioni in cui ha lottato e suggerito, basti pensare al traversone sul secondo palo per Aurelio che ha mancato la rete per un soffio al Mapei Stadium e per l’appoggio al limite dell’area per il tiro a giro di Insigne nell’ultimo match. L’ex Empoli abbina piedi da categoria superiore alla combattività tipicamente scozzese che in Serie B è una dote imprescindibile. Del resto, se nelle ultime due stagioni ha stabilmente giocato in A un motivo deve esserci. Che fosse una mezzala altamente qualitativa Corini lo sapeva bene fin dai tempi di Lecce, quando insieme sfiorarono la promozione nel massimo campionato. Ecco perché a fine stagione lo ha messo in cima alla lista dei desideri da sottoporre a Rinaudo e Bigon. Henderson alla fine si è mosso con un sentimento reciproco verso il tecnico, come a voler riprovarci di nuovo per cancellare la delusione patita nel 2021.
Duttilità Potenza e visone di gioco anche per Coulibaly, qualità che Corini intende sfruttare a pieno, assieme alla duttilità che lo contraddistingue, perché il senegalese può ricoprire tutti i ruoli in mediana, all’occorrenza può agire anche da vertice basso, allo stesso modo in cui Henderson può essere impiegato anche da trequartista atipico. A differenza dello scozzese, l’ex Ternana non ha ancora fatto il suo debutto, essendo arrivato a ridosso del match con la Feralpisalò. C’è da credere che in settimana farà di tutto mettere in difficoltà il tecnico che per adesso può contare su un Segre in stato di grazia. In due gare da titolare ha fatto faville, a prescindere dal gol segnato a Reggio Emilia, con prove di alto livello. Dal servizio vincente per Stulac alle due occasioni nette nell’ultima in casa, il suo rendimento parla da solo.