L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul pari del Palermo contro il Pisa e le parole di mister Corini.
Rammarico e orgoglio sono due sentimenti contrastanti che emergono dallo spogliatoio del Palermo, enunciati dall’ allenatore Eugenio Corini a fine partita. Il fatto che a un certo punto il vapore delle docce faccia per pochi secondi scattare l’allarme anti incendio nella pancia dell’Arena Garibaldi forse è il segnale che la delusione nell’immediato dopo partita abbia superato legittimamente i livelli di guardia, prima che le parole sempre lucide di Corini facciano emergere gli aspetti positivi non trascurabili del pareggio contro il Pisa. Il quarto di fila.
L’allenatore dei rosanero contestualizza la bella prova dei suoi ragazzi: «Siamo sulla strada giusta, stiamo studiando per diventare grandi e i segnali di crescita so no tangibili. Avevo avuto ottime sensazioni dalla rifinitura prima della gara e il campo me le ha confermate. Certo, ci manca ancora qualcosa. altrimenti avremmo vinto. Il Pisa ha ottimi tiratori dalla distanza e pur troppo io abbiamo visto».
Tra le note stonate il quarto errore dal dischetto di Brunori. Corini lo difende: «È stato pericoloso e propositivo in avanti. Una scelta rispetto a un’altra nel tirare un calcio di rigore rientra nelle casistiche del calcio. Non dimentichiamo che Brunori viene da una serie di partite giocate in modo intenso e senza rifiatare, per di più con la fascia da capitano, ruolo che comporta uno stress supplementare».