Gazzetta dello Sport: “Palermo, 45’ di dominio. Poi il Cesena si rialza”
“Pari e patta, tra Castori – il castiga matti delle predestinate alla Serie A, bravo a resuscitare il Cesena ex ultimo in classifica – e Tedino, col Palermo praticamente ad un passo dalla conquista del titolo d’inverno. Un tempo per uno, anche se nei primi 45’ i siciliani sono apparsi, fino al pareggio del Cesena, inarrestabili, cinici, infallibili, dando l’impressione di potere piazzare anche la quarta vittoria di fila fuori casa, dopo Cremona, Avellino e Bari. Sì, finisce pari, con due sciabolate delle due punte: Trajkovski in girata, Jallow in acrobazia. Due sussulti in una gara giocata nel freddo: zero gradi. CHIAVE Castori infila Cacia in avanti e si priva d’un mediano: Jallow al fianco del calabresee Laribia supporto, partendo da esterno sinistro. Cesena più offensivo contro la miglior difesa di B e che in trasferta ha beccato solo 6 gol. Tedino invece conferma tutti gli 11 dell’allungo a +3 sul Bari. Moduli a contatto, il cerchio di centrocampo diviene una enorme rotonda con tanti assatanati pronti a rubarsi palla e ripartire. Zolle affollatissime nella trincea che oscilla un po’, ma poi scompare del tutto visto come il Palermo si prende il pallone, la metà campo e si riversa in pianta stabile davanti l’area dell’ex Fulignati. Monopolio assoluto per oltre mezzora: possesso, trame al limite, mediana e punte a contatto, con Aleesami e Rispoli più ali che terzini. E il Palermo…vola, quella del 9’ il vantaggio è la terza azione gol (Aleesami ipnotizza Donkor ed Esposito, finta e infila un rasoterra in mezzo con palla girata in rete da Trajkovski, imparabile). Solo per poco il vantaggio non era arrivato prima (Gnahorè di testa, Coronado che sfiora il palo). Il Cesena paga l’emergenza in mediana, in pratica di fraseggi nemmeno a parlarne e di rubar palla lo stesso. Il primo tiro vero, su angolo, nella prima azione di alleggerimento produce il pari. Angolo di Laribi, la difesa ribatte, un rimpallo porta palla a Jallow che quasi in spaccata la manda sotto la traversa e in rete. RIBALTONE Un guizzo che raddrizza la serata dei romagnoli, una beffa che resetta vantaggio e i quasi gol siciliani successivi al vantaggio, come al 30’ quando nell’ennesima incursione La Gumina si vede respinto un tiro velenoso, e il tapin di Aleesami è ribattuto dal muro umano. Pari chesta stretto a Tedino, tant’è che al rientro in campo il Palermo è più duro: maniere spicce e velocità, solo che il Cesena avanza 30 metri e torna in gara come se nulla fosse. Propositivo, fa in pratica il padrone di casa. Inserendo Dalmonte per Cacia (Laribi si accentra), Castori schiera la formazione prevista in vigilia. In verità la porta la trova poco (solo un tiro di Laribi poco fuori), ma ha più pressione, subisce meno, respinge di più l’onda rosa. Tant’è che l’11 finale sembra nel gelo l’epilogo più logico”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.