“Più che la carica del momento, ha potuto la classifica. Più che l’entusiasmo, ha potuto la reazione. Verona e Frosinone non sono riuscite ad aggiungere altri tasselli alla disperata corsa salvezza. Tasselli che sarebbero stati davvero pesanti visto che li avrebbero sottratti alle concorrenti per la salvezza. Invece Udinese e Sampdoria sono riuscite ad emergere dal mare delle ultime delusioni che stava per sommergerle. Così la zona retrocessione non ha subito scossoni ai primi, delicatissimi, scontri diretti. La strada è ancora lunga. Mancano 11 giornate, niente è deciso. Nemmeno per chi langue all’ultimo posto con una voragine da recuperare. Lo dice la storia. LUMICINO VERONA La logica fa pensare che, dopo l’Udinese, l’ultimo treno per la clamorosa corsa verso la salvezza sia ormai passato per l’Hellas. La b anda Delneri, ultima con 18 punti, è a meno 9 dal Palermo quartultimo. Ma le statistiche dicono che i miracoli possono accadere. Anzi, possono accadere i harakiri. Analizzando tutti i campionati a 20 squadre (dal 2004-05) scopriamo che la più grande rimonta a questo punto del campionato (27a giornata) l’ha compiuta il Sassuolo nel 2013-2014. Era ultimo a 5 punti dal Bologna: si salvò proprio ai suoi danni. Erano 5 punti però, non 9. Ma è proprio il Bologna a regalare un lumicino di speranza al Verona e soprattutto a Carpi e Frosinone. Nel 2004-05 era ottavo con 36 punti. Riuscì a retrocedere a 42 dopo lo spareggio col Parma. Quell’anno si salvò il Siena, che alla 27a era penultimo con 25 punti, 11 meno del Bologna. Per questo inseriamo nella corsa salvezza il Torino (faccia pure gli scongiuri) che con 32 punti è a 9 dalla zona hot. COSA DICONO LE MEDIE Dopo la speranza, la nuda e cruda realtà. Le situazioni citate sono eccezioni. Nella maggioranza degli 11 tornei a 20 squadre, è praticamente sempre retrocesso chi a questo punto della stagione giaceva dal quintultimo posto in giù. E ben 5 volte le ultime tre. Esce da questo quadro anche la stagione 2010-2011, dove la Samp, 14a a 31 punti (+6 sulla terzultima, il Cesena) si inceppò, fece solo altri 5 punti e precipitò con sconforto in B. Si salvò il Cesena. PUNTI PESANTI A leggere la storia dunque, Sampdoria e Udinese hanno vinto praticamente un set, non solo una partita. E anche il Palermo, pareggiando col Bologna, si è preso un brodino. Il Carpi, come Verona e Frosinone, con l’Atalanta ha perso una chance per allungare. Una chance più ghiotta perché a differenza delle due compagne di sventura giocava pure in casa. Verranno altri scontri diretti, qualche situazione si ribalterà. Ma una cosa è certa. Il tempo stringe, bisogna mettersi a correre molto velocemente. Perché paragonando la situazione punti ad altre simili dei vecchi campionati, la quota salvezza si dovrebbe aggirare intorno ai 35-36 punti. Il Verona quindi dovrebbe conquistarne tanti quanti ne ha ora per sperare. Impresa più che ardua. ALTRA GIORNATA CLOU Nel prossimo week end subito altre sfide clou: Verona-Samp e Frosinone-Udinese. Delneri non è fortunato: si gioca le ultime gocce di speranza con la squadra che sembra aver finalmente assimilato il gioco di Montella. Se perde, in pratica è finita. Stellone ha qualche chance in più. Se vince può tallonare il Palermo che andrà a casa Inter. Il Carpi invece deve provare a battere il Bologna. Ma ce ne vogliono di prodezze per risalire. Si salvi chi può”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” in merito alla lotta salvezza.