L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul capitolo rinnovi in casa Palermo che riguarda soprattutto Marconi, Valente e Broh.
Tra presente e futuro. Il Palermo si muove su due strade parallele, perché se da un lato è impegnato a inserire gli ultimi tasselli per alzare il livello dell’organico a pochi giorni dalla chiusura del mercato, dall’altro sta pensando a fissare alcuni punti riguardo a chi in rosa c’é già. In viale del Fante si sta lavorando agli acquisti, ma anche ai rinnovi, e sul tavolo in questi giorni non c’é solo quello di Ivan Marconi, di cui si è già detto ampiamente. Ci sono anche altri due giocatori meritevoli di un prolungamento secondo la dirigenza rosanero, per quanto fatto vedere in questa stagione. Il loro contributo in campo li sta spingendo oltre la scadenza del: 30 Giugno. In questi giorni si sta discutendo il futuro di Nicola Valente e Jeremie Broh, due simboli di una vecchia guardia (come Marconi) che si è andata disgregando tra l’estate scorsa e questo mercato di gennaio. Due storie diverse quella dell’esterno e del centrocampista ma che partono dalla stesso riferimento temporale, l’anno che ha segnato il ritorno tra i professionisti del Palermo.
Entrambi hanno avviato il processo di potenziamento di quella squadra che si affacciava in Serie C. Broh, dopo una stagione, è andato in prestito al Sudtirol con cui ha conquistato la promozione in Serie B, esattamente come è avvenuto a Valente che dopo essere arrivato per sette volte consecutive ai playoff ha coronato il suo sogno di approdare per la prima volta tra i cadetti. Si sono ritrovati quest’estate a Palermo assicurando continuità in un avvio in salita, per via di un cambio di allenatore a due settimane dalla prima di campionato e con un mercato ancora da definire. Valente è stato un perfetto alter ego di Elia fino a quando il giocatore, arrivato in prestito dall’Atalanta non ha dovuto fermarsi per la rottura del crociato. Da lì è diventato un titolare prezioso per Corini mentre l’ex Sassuolo è stato un tassello importante nelle prime gare del torneo e uno degli elementi che hanno consentito al tecnica bresciano di operare. La trasformazione dal dopo Terni in poi. Per Broh 17 presenze di cui 1o da titolare (delle quali 6 consecutive) hanno fatto la differenza, sotto il profilo del rendimento e del sacrificio dimostrato.
Valente si è conquistato la stima a suon di gol e assist. Quella del Curi è stata la prestazione migliore della stagione e probabilmente è stata la gara che ha fatto rompere definitivamente gli indugi alla dirigenza rosanero per proporre il rinnovo del contratto. L’esterno ha lanciato segnali sul voler proseguire il viaggio insieme, probabilmente per i prossimi due anni, così come dovrebbe avvenire anche per Broh.