“Capocannoniere, rigorista e adesso anche capitano. Andrea Belotti è sempre più il leader del Toro che vuol caricarsi sulle spalle e trascinare fuori dal tunnel restituendogli l’entusiasmo giusto per tornare a sorridere. Con la doppietta realizzata lunedì a Firenze, il Gallo si è ripreso il suo posto nella ricca tavolata dei re dei bomber, dando una gomitata a Dzeko e una a Higuain per ritagliarsi il proprio spazio a quota 19 gol. Dopo la soddisfazione viola, eccone un’altra. Dopodomani contro il Palermo mancherà il capitano designato Marco Benassi, che era diffidato e che pagherà con un turno di squalifica il cartellino giallo rimediato a dieci minuti dall’intervallo. A chi spetterà la fascia? Proprio a Belotti: «Questa è la nostra gerarchia, quindi domenica contro il Palermo il capitano sarà lui», lo nomina di diritto Benassi in quella che per Belotti non sarà una sfida qualsiasi considerando le due stagioni vissute in rosanero. Ecco che quindi — proprio come nel finale di gara a Firenze — il Gallo erediterà almeno per un giorno la fascia di capitano di un Toro che agli occhi del popolo granata vuol somigliare sempre più al proprio bomber. Perché Belotti non ha soltanto la capacità di andare in gol in ogni circostanza, segnando di destro (sette volte su azione più un rigore), di sinistro (cinque) e di testa (sei). Il Gallo, in realtà, è la faccia bella del Toro in ogni stagione, anche nel momento più cupo di un inverno iniziato troppo presto. Perché combatte su ogni pallone, perché corre per quattro e perché si sacrifica per tutti, peculiarità che, agli occhi dei tifosi, lo accostano alle grandi icone del glorioso passato del Toro. Tanto da aver sopravanzato, nelle ultime settimane, anche un leader storico come Moretti nella gerarchia da vicecapitano: spazio ai giovani, è la politica granata. PRESENTE Nonostante la clausola da 100 milioni per l’estero inserita nel contratto, i tifosi sognano di vederlo al Toro anche il prossimo anno, ma il mercato con le sirene tedesche (Bayern) e britanniche (Chelsea e Arsenal) è ancora tutto da scrivere. Ma se il domani del Gallo deve ancora colorarsi,
l’oggi è tinto di granata, oltreché di azzurro: «Il futuro non lo conosce nessuno, quel che è conta è che io sono al Toro e sono onorato di esserci», sono le parole del Gallo. «E voglio continuare a migliorare diventando ancor più lucido, soltanto così posso puntare alla classifica marcatori». Non solo rose e fiori, però, per il Gallo visto che al Franchi ha sbagliato il terzo rigore della stagione. Eppure, nonostante quella traversa colpita proprio sotto la curva occupata dai suoi tifosi, Belotti ha ricevuto immediatamente il nullaosta a provarci ancora, come dire carta bianca nei confronti di un leader incontrastato dello spogliatoio: «Il rigorista rimane lui, quella degli errori dal dischetto è una questione mentale», ha detto subito dopo la partita Mihajlovic. Che però non si dà pace: quei 5 rigori falliti dalla sua squadra sono costati dannatamente cari”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.