Gazzetta dello Sport: “Oggi l’appello su Frosinone-Palermo. I rosa hanno in mano nuovi e pesanti elementi” – i dettagli
In attesa dell’udienza sul ricorso del Palermo dopo la finale di ritorno dei play off di B contro il Frosinone, l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” fa chiarezza su quanto successo durante e dopo il match, spiegando nel dettaglio la situazione: “Terzo round. Prima il verdetto sul campo, poi il giudice sportivo Emilio Battaglia che ha omologato il 2-0 dello Stirpe. Oggi, invece, terza puntata di un Palermo-Frosinone infinito. Giornata di udienza, infatti, in Corte d’appello federale, dopo il ricorso presentato dal Palermo il giorno stesso del rigetto del Giudice sportivo. E la decisione potrebbe arrivare già oggi, prima giornata di un periodo di circa tre settimane che terrà club e tifo col fiato sospeso. Nei prossimi giorni, con ogni probabilità prima di metà luglio, la società guarderà da spettatrice interessato quello che accadrà al Tribunale federale, chiamato a pronunciarsi sul caso Parma. Sì, una doppia partita.
NUOVI E PESANTI ELEMENTI Oggi, intanto, il club di Zamparini si presenterà per la discussione davanti alla Corte d’appello federale per il ricorso sull’esito di Frosinone-Palermo. E lo farà con nuovi elementi. Sono tre i punti, in particolare, sui quali si fonderà il contrattacco. Prima di tutto, viene contestato il fatto che il Giudice sportivo abbi avalutato ogni singolo accadimento della partita allo Stirpe come scollegato l’uno dall’altro. In sostanza, per la società rosanero, episodi come l’aggressione dei ciociari all’arbitro in occasione del rigore prima dato ai rosa e poi negato, il lancio di palloni dagli spalti e dalla panchina del Frosinone e l’invasione di campo devono essere valutati nella loro complessità. Una complessità che, secondo i legali del Palermo, ha reso la partita irregolare a tal punto da chiedere lo 0-3 a tavolino. Niente da fare, invece, sul presunto mancato fischio finale della partita da parte dell’arbitro: difficilmente, infatti, il referto arbitrale è ribaltabile. Il secondo capitolo della tesi del Palermo si poggerà sulla documentazione che riporta i rapporti lavorativi tra l’arbitro avvocato La Penna e lo Studio Vinti&Associati, che ha difeso in più occasioni la famiglia Stirpe. Il terzo elemento è puramente tecnico, ma per gli avvocati del Palermo non meno importante. Riguarda i vizi procedurali sulla tempistica rispetto alla normativa che andava applicata in occasione della decisione del Giudice sportivo. Per il Palermo si è verificato il mancato rispetto dei termini previsti dalla procedura che renderebbe la decisione di primo grado nulla e, in buona sostanza, ci sarebbero gli estremi per nominare un altro giudice di primo grado per riesaminare il caso. In caso di nuovo rigetto, il Palermo è pronto a proseguire la sua battaglia, facendo ricorso al Collegio di garanzia dello sport al Coni e, se necessario, al Tas di Losanna, oltre che alla giustizia ordinaria, come ribadisce il presidente del club rosanero, avvocato Giammarva.
CASO PARMA Poi si osserverà con attenzione il processo per presunto illecito sportivo del Parma. È questo, con ogni probabilità, il terreno più fertile sul quale fondare le speranze più concrete di un ripescaggio in A. Il giudizio del tribunale federale potrebbe riscrivere, infatti, classifica e storia del torneo di B col Palermo che, in caso di condanna degli emiliani, fruirebbe del terzo posto utile a salire in A. Quindi c’è da attendere la doppia partita, mentre Zamparini corteggia Foschi chiedendogli di occuparsi soprattutto del mercato in uscita anche se il ritorno ufficiale del dirigente, a Palermo, ancora non è ufficiale“.