Palermo a trazione macedone? Se lo augura Bruno Tedino che con il Monreale (12-1) ha visto la premiata ditta Trajkovski-Nestorovski ballare sulle punte. Certo,l ’avversario poco probante non può attribuire indicazioni significative in vista del match di Coppa Italia di domenica prossima con la Virtus Francavilla e, per stessa ammissione del tecnico, la squadra è ancora lontana dal tipo di calcio che ha in testa. Resta il fatto che alla vigilia l’allenatore aveva detto che Trajkovski, con la giusta mentalità, poteva diventare un valore aggiunto in Serie B. Già, l’atteggiamento tattico, è proprio questo che manca al mai esploso fantasista che ha beneficiato di qualche assistenza del proprio connazionale sotto porta. «Trajkovski ha fatto due gol grazie a due assist pregevoli di Nestorovski, lo preferisco così come giocatore forte piuttosto che bomber. Ilija diciamo che è stato molto bravo in rifinitura, Aleksandar ha fatto una buonissima partita in fase di realizzazione. Ha delle qualità che possono tornare utili al Palermo». C’è ancora molta strada da fare, Tedino ha approfittato delle soste in cui la squadra si è dissetata per spiegare ulteriormente alcuni concetti.
DIFETTI La Coppa sarà utilizzata anche per andare oltre alle tre amichevoli e aggiustare alcuni meccanismi. «Se non si approccia bene come successo oggi si fa fatica contro qualsiasi squadra – prosegue –. Oggi abbiamo capito che l’atteggiamento è molto importante, contro avversari più forti e di categoria bisogna fare qualcosa in più. A parte i primi tre minuti dei due tempi è stata una prestazione positiva, stiamo facendo delle cose buone, ma dobbiamo aggiustare altro – continua -. Abbiamo fatto cose pregevoli, ma alcune cose vanno migliorate. Speriamo di essere pronti contro la Virtus Francavilla, dobbiamo pensare di progredire. Siamo ancora distanti dal Palermo che voglio vedere, che ho in mente e cerco di plasmare. Non c’è la linea difensiva che voglio io, anche perché ci manca qualche difensore per completare l’assetto. Dobbiamo aggiustare ancora qualcosa, non abbiamo fatto bene in fase di non possesso, nel recupero palla. Aspettiamo magari dei giocatori che arriveranno per avere una visione completa,totale e quindi più veritiera».
ESPERIENZA Uno è arrivato proprio ieri e si è diretto subito a Boccadifalco per vedere all’opera la sua nuova squadra proprio nell’amichevole che dà qualche indicazione non solo al trainer. Giuseppe Bellusci può rappresentare un innesto di categoria nel reparto arretrato, quel quid in più per affrontare senza crisi di rigetto il progetto di risalita immediata. «Da Bellusci mi aspetto esperienza, cattiveria agonistica e l’ignoranza che distingue un giocatore forte – spiega –. Può fare tutti e tre i ruoli della difesa. Nella zona dei difensori mi aspetto qualcosa». Infine una chiosa su Rispoli partito ancora una volta nella squadra del secondo tempo. «Rispoli sta bene, finché è con noi giocherà. Ha espresso il desiderio di vedere cosa gli prospetta il futuro, resta un giocatore del Palermo che sta vivendo un momento così. Lui sa com’è la situazione, in questo momento valuto tutti i giocatori che ho a disposizione. Sto già facendo una scaletta di titolari e riserve»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.