L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta di alcune notizie in vista del prossimo campionato di serie A: “Il prossimo campionato di Serie A dovrebbe cominciare il 19 agosto per concludersi il 26 maggio 2019. È questa l’indicazione degli uffici della Lega che è stata suggerita alle società in vista della riunione di lunedì sulle date della prossima stagione e su possibili cambiamenti al format della Coppa Italia. Vista la decadenza del consiglio, lo statuto assegna al commissario ogni decisione riguardante il calendario, quindi l’incontro di lunedì (che precederà la riunione informale su statuto e governance, prevista nel pomeriggio) sarà solo consultivo: l’ultima parola spetterà a Malagò che chiaramente terrà conto degli umori dei club. Anche se il torneo 2018-2019 chiuderà in un anno dispari, senza competizioni per nazionali, si punta ad anticiparne l’inizio al 19 agosto, come la Liga ( la Premier e la Ligue 1 partono ancor prima, la Bundesliga dopo, ma ci sono 18 squadre): si giocherebbero tre giornate (19 e 26 agosto e 2 settembre) prima della sosta in cui l’Italia debutterà nella Nations League. In alternativa si potrebbe partire il 26 agosto ma se si cominciasse una settimana prima, oltre a dare una mano alla Nazionale, si limiterebbero i turni infrasettimanali a due soltanto, rispetto agli attuali tre: una bella boccata d’ossigeno per un calendario congestionato. E la proposta della Lega è quella di collocare il secondo turno infrasettimanale (il primo è a settembre) non a ottobre,come da prassi, ma ad aprile in modo da liberare impegni per la fase calda dei gironi delle coppe europee, considerato che nella prossima stagione avremo almeno sei squadre nei gironi di Champions ed Europa League.
FESTE NATALIZIE È aperto il dibattito sul calcio sotto le feste. La prima ipotesi è di replicare l’esperimento della scorsa stagione disputando la Serie A il 23 e il 30 dicembre e il 6 gennaio, con conseguente pausa invernale e ripresa del campionato il 20 gennaio. Ma sul tavolo c’è un’ipotesi innovativa: mutuare il modello Premier con l’introduzione del Boxing Day, giocando quindi anche il 26 dicembre. In questo modo il campionato andrebbe in scena il 23, 26 e 30 dicembre, ci si riposerebbe tra Capodanno ed Epifania e si tornerebbe in campo il 12-13 gennaio con un weekend tutto dedicato agli ottavi di Coppa Italia –un modo per valorizzarla ulteriormente –con la ripresa della Serie A fissata al 20 gennaio. Difficilmente si farà un passo indietro rispetto allo sdoganamento della Serie A sotto le feste, visti i discreti risultati per le tv e il botteghino. Ci sono comunque alcune società che premono per tornare allo status quo precedente e dè un’ipotesi da prendere comunque in considerazione.
SUPERCOPPA Gli uffici della Lega hanno fissato la Supercoppa italiana la domenica che precede l’inizio della Serie A, quindi il 12 agosto a Roma. Ma la sua collocazione dipenderà dalle sceltesul campionatoe dalle squadre finaliste:per esempio,se alla fine si decidesse di non giocare sotto le feste, la Supercoppa potrebbe svolgersi durante la pausa natalizia, all’estero. Dove? Al momento non ci sono offerte, i mercati di riferimento sono Nord America, Cina eMedio Oriente: la Lega non ha impegni pregressi dopo aver risolto il contenzioso con i cinesi della United Vansen che hanno pagato tutto il dovuto(l’ultimo milione dei 3 pattuiti).
FORMAT COPPA Quanto al format della Coppa Italia, alcune società vorrebbero introdurre il sorteggio di campo rendendo più incerte le sfide della prima fase. La Lega resta invece convinta della bontà dell’attuale format con il campo assegnato alle squadreposizionate più in alto nel tabellone: una garanzia per le televisioni,disposte a pagare di più se v’è la certezza della presenza delle big negli ultimi turni.E visto che il potere dei soldi è più forte di tutto non ci stupiremmo sei lformat restasse tale equale. Peraltro dalla Coppa Italia(che oggi assieme alla Supercoppa vale 22 milioni nel territorio nazionale)si spera di incassare almeno una cinquantina di milioni annui in modo da avvicinarei il muro del miliardo e mezzo di introiti complessivi a stagione dai diritti tv per il ciclo 2018-21“.