Gazzetta dello Sport: “Nestorovski, gol e rosso. Ma che fatica il Palermo”
“«Palermoski», Nestorovski, fate voi: doppietta con tre punti esclamativi. E i rosanero rispuntano dal basso, all’improvviso, come gli elicotteri dei film di guerra. E adesso fanno più paura: aggancio al terzo posto e terza vittoria stagionale (stavolta in rimonta), seppur al prezzo di indicibili sofferenze. Due gol dell’asso macedone, espulso nel finale per un netto mani, rimettono in corsa i siciliani epiegano un’ottima Pro Vercelli, piena di verve, capace di sfiorare più volte il gol e nel complesso di mettere all’angolo i padroni di casa per lunghi tratti del match. ALL’ASSALTO Tedino, privod i Jajalo e Coronado, si presenta con la sesta formazione diversa dall’inizio della stagione: stavolta con un 3-5-2 camuffato in cui Gnahorè (come ad Empoli) esce dai blocchi portando pressing su Vives, cervello della Pro Vercelli, e Trajkovski gira attorno a Nestorovski in attesa della palla giusta. La squadra di Grassadonia gioca un calcio frizzante con buoni movimenti senza palla e si rende molto pericolosa in avvio con Ghiglione, su cui chiude Struna con perfetta scelta di tempo. Gli ospiti dimostrano di aver preparato a puntino la sfida: emblematica l’azione del vantaggio, originata da uno schema da calcio d’angolo, l’imbeccata al centro per Bergamelli, la cui conclusione viene respinta da Posavec, fino al tocco vincente in mischia di Bifulco. LA RISPOSTA Ferito nell’orgoglio, il Palermo si scuote e riesce finalmente a completare un’azione vincente in verticale, pereffetto del suggerimento in area di Chochev al 25’ per Nestorovski: il macedone controlla e tira di sinistro sul palo più lontano. Sebbene liberi da freni psicologici, i rosanero però s’incagliano spesso nella palude di centrocampo, sbagliando diversi appoggi, mentre gli avversari trovano con più facilità la strada della caccia al tesoro grazie agli esterni alti e per due volte vanno vicini al nuovo vantaggio: prima è Posavec a salvare su Vives al 38’ e 1’ più tardi un tiro-cross carico di veleno in area di Germano mette a dura prova la friabile difesa rosanero. AVANTI TUTTA Nella ripresa, i rosanero ritrovano almeno maggiore compattezza, ma col passare dei minuti la scelta Gnahoré si mostra perdente: troppi i passaggi sbagliati nei 16 metri. A salire in cabina di regia, allora, ci pensa Chochev, abile come in occasione dell’1-1 a servire nello spazio Nestorovski, anche stavolta preciso col suo sinistro vincente ad incrociare: doppiettae 4° gol stagionale per l’attaccante. Tedino procede al cambio Gnahoré-Dawidowicz nella speranza anche di schermare meglio la difesa, salvatad al fuorigioco di Raicevic in occasione del gol annullato all’attaccante al 18’. La multinazionale rosanero, addirittura con 4 polacchi in campo (Cionek, Szyminski, Murawski e l’ultimo entrato), cerca di chiuderei l match con Embalo, ma finisce per esporsi ancora ai pericolosi assalti degli ospiti (vedi il siluro di Firenze). Nel finale il mattatore Nestorovski si fa espellere pure per un tocco di braccio in area, eppure il risultato non cambierà”. Questa l’analisi di Palermo-Pro Vercelli condotta dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.