Gazzetta dello Sport: “«Nestorovski e Trajkosvki sono fortissimi e non lo sanno»”
“Un gol e via. La ventata macedone ha travolto lo Spezia come non era mai accaduto, ma proprio questa ventata vincente è già soffiata via, è già nelle terre dell’Est. Infatti proprio Iljia Nestorovski e Alekasandar Trajkovski, a Brescia, sabato prossimo non ci saranno: la Macedonia ha bisogno di loro per la doppia sfida con Israele e Albania, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2018. Un destino che riguarda altri sei titolari di Tedino che dovrà ridisegnare la squadra per la trasferta in Lombardia. Un vero peccato visto l’inizio vincente del Palermo e la vena particolarmente ispirata dei due attaccanti andati a segno nella stessa gara. Un inedito, infatti, i due macedoni la scorsa stagione non avevano mai fatto centro insieme. Se a questo si aggiunge che si sono sbloccati entrambi alla prima gara di campionato, il rimpianto di non poter contare su di loro aumenta. Nestorovski lo scorso campionato ha dovuto impiegare quattro giornate per rompere il ghiaccio con la Serie A, a Pescara nella gara contro il Crotone. Per assistere, invece al suo primo gol al Barbera ci sono volute 10 giornate, la prima rete davanti ai propri tifosi l’ha segnata, infatti, contro l’Udinese, un gol influente vista la pesante sconfitta per 4-1. I conti diventano più facili per Trajkovski, visto che la scorsa stagione ha realizzato soltanto un gol, nella rocambolesca vittoria di Marassi col Genoa. METAMORFOSI Questo inizio lanciato di entrambi, insomma, stupisce soprattutto per Trajkovski che nelle ultime due stagioni in serie A era apparso come un’entità astratta della squadra, basti pensare che alla sua prima stagione in rosanero non superò le 3 marcature. Ma quello che aveva colpito in negativo negli ultimi due anni era stata l’indolenza e la scarsa predisposizione al sacrificio. Diverso il discorso per il suo connazionale che, invece, l’anno scorso si è calato subito nel ruolo di leader collezionando alla fine 10 reti, un bottino niente male per il primo anno nella massima serie che può avere riflessivi molto positivi in SerieB. Quest’anno inoltre l’attaccante si è preso anche l’onere della fascia di capitano, un aspetto che suona come una voglia di riscatto dopo una retrocessione quasi annunciata nella strada per tornare in Serie A. Un sentimento messo in campo già contro lo Spezia che ha accumunato entrambi i macedoni. Il che vuol dire che forse la banda slava comincia a funzionare, e se da un lato un avvio così perentorio va sottolineato in modo positivo, conferma anche che questo tipo di giocatori è in grado di fare la differenza in Serie B, per la gioia di Tedino, ma non era in grado di farlo in Serie A come hanno dimostrato i fatti. IN B UN’ALTRAS TORIA Il Palermo quindi ha confermato quanto già si sapeva mesi fa, cioè che poteva esser una buona squadra nel campionato cadetto. Però, almeno quest’anno può avere la consapevolezza di poter contare su elementi in grado spostare l’inerzia della gara a proprio favore. Il campionato è lungo e gli avversari non saranno sempre come il modesto Spezia visto sabato sera, però iniziare bene per il Palermo in questo clima avverso era fondamentale e Nestorosvki e Trajkosvki hanno risposto presente, anche sui social, entrambi su Instagram. Il capitano ha postato un semplice hashtag «ForzaPalermo», mentre il suo connazionale si è spinto in un«Prima partita 3 punti,bravi ragazzi». La versione nuova di Trajkovski sta anche in queste manifestazioni, segno di un cambiamento radicale nel quale la seconda punta si è calato find al ritiro producendo un precampionato conditoda 10 gol. Ci ha messo molto del suo il giocatore, ma c’è anche il lavoro di Tedino che – oltre a metterlo al centro del progetto – continua a spronarlo con parole significativecome quelle espresse nel dopo gara. «Ci sono dei giocatori che non sanno ancora quanto siano realmente forti – ha spiegato –. Trajkovski è uno di questi. Se non fa un salto di qualità nella sua testa possiamo far poco, lui è super per questa categoria e anche per la categoria superiore, se gioca con questa intensità e dedizione». E siccome chi ben comincia è a metà dell’opera, il Palermo può essere fiducioso”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.