“Il nuovo corso, con la vecchia gestione parte da un obiettivo: il primo tassello deve essere l’allenatore. E il Catania sta lavorando, non adesso che è sparita ogni possibilità di cessione del club, sul nome nuovo da proporre per programmare il rilancio. PROGETTO RIGOLI L’ipotesi legata a Pino Rigoli sembra quella più suggestiva. E c’è una coincidenza che potrebbe portare a una svolta decisiva, nei prossimi giorni. Rigoli è legato all’Akragas fino al 30 giugno, ma le parti ogni giorno che passa sembrano allontanarsi. Il club agrigentino vorrebbe ricominciare dal tecnico che ha salvato il titolo e che ha ricreato un entusiasmo notevolissimo a suon di risultati e prestazioni. Ad Agrigento, Rigoli è un eroe per il modo in cui ha avviato una rimonta immediata, per il modo in cui ha fatto giocare la squadra con giovani in campo e schemi tattici efficaci. Ma adesso il tecnico etneo ovviamente chiede un programma preciso per continuare il ciclo. Altrimenti sarebbe inutile rimanere. Ad Agrigento si stanno facendo in quattro per soddisfare richieste che non sono soltanto del tecnico, ma di tutta la città. E non è detto che non si arrivi a un punto di accordo. L’ALTERNATIVA GAUTIERI Ma il Catania è una piazza ambita da molti tecnici. Rigoli ha già onestamente (e senza autocandidarsi) ammesso che una panchina come quella rossazzurra è difficile non valutarla. E se il club del patron Pulvirenti riuscisse ad approntare un programma ambizioso, con Rigoli in panchina si potrebbe rivalutare ogni cosa. Fra l’altro, Rigoli conosce bene calciatori come Di Grazia, che torna alla base dopo l’esperienza con il «Gigante» e sa valorizzare giovani che sono in organico con il club rossazzurro. L’altro nome valido è quello di Carmine Gautieri. Nei prossimi giorni sarà sciolto il nodo proprio inerente la panchina e potrà partire la stagione del possibile (e necessario) rilancio”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.