Gazzetta dello Sport: “Nava, Anastasi e Mbodj. Il Catania cala un bel tris. Il terzino: «Un club glorioso e con un piano di rilancio». La punta: «Un onore tornare qui». Il centrale: «Che chance»”
“Nava, il giovane vecchio; Anastasi il figliol prodigo assetato di rivincita; Mbodj il talento da lanciare. Il Catania punta su due difensori e sul centravanti con il cognome famoso: ieri l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco ha presentato tre volti nuovi incaricati di contribuire ai successi rossazzurri nell’anno della ricostruzione. IL TALENTO DI BERGAMO Valerio Nava è uno degli acquisti più illustri della stagione. Il terzino, scuola Atalanta, racconta: «Ho vissuto per 12 anni nel vivaio bergamasco, posso giocare a sinistra, ma il mio ruolo stabile è sulla fascia destra. Posso sganciarmi e recuperare la posizione. Al Catania ho detto subito di sì, perché questo club ha una storia e un programma di rilancio. In difesa ci sono calciatori che hanno una grande esperienza (il riferimento è per Bergamelli e per Bastrini, ndr) e conto di dare il mio apporto nelle due fasi di gioco». Nava ha un accordo particolare col Catania: «Il ragazzo è in prestito dall’Atalanta – racconta il direttore generale Lo Monaco – ma se il Catania dovesse andare in B, la società ce lo lascerebbe per un’altra stagione. Speriamo proprio in una… conferma perché è nostra intenzione valorizzare un calciatore che ha una maturità che va dal di là dei suoi 22 anni». IL CATANESE Anastasi è lontano parente di Pietro «u turcu», che mai ha indossato la casacca del Catania: «Io ho questo privilegio, accettare la maglia rossazzurra è stato Francesco Gallo SIRACUSA «Due città, il passato e il presente: gara speciale. Ci sarà da emozionarsi ma appena scenderò in campo penserò solo alla partita». Il derby con il Catania in programma sabato per il capitano del Siracusa Baiocco avrà un sapore particolare. «Catania è il passato anche se vivo ancora lì – ha spiegato il centrocampista – mentre Siracusa è il presente e potrebbe essere il futuro. Abbiamo lavorato bene in queste settimane e la società è attiva sul mercato per portare in azzurro giocatori motivati. Nella passata stagione siamo riusciti a conquistare la promozione grazie alla forza del gruppo». Il capitano plaude alle scelte dei dirigenti azzurri. «Fella, Valente, Diakite e Samb mi hanno impressionato – ha concluso – sono convinto che a fine mese quando inizierà il campionato avremo una squadra competitiva». AMICHEVOLE Intanto ieri pomeriggio il Siracusa di Sottil è stato impegnato a Biancavilla in un’amichevole. La gara si è conclusa 00. In porta esordio dal 1’ per Santurro, la scorsa stagione a Melfi. L’estremo difensore emiliano è in prova. Il tecnico ha provato al centro della difesa la coppia TuratiDiakite con quest’ultimo in attesa del transfert dalla federazione albanese. Al 20’ della prima frazione Talamo ha fallito un calcio di rigore, mentre nella ripresa Savanarola ha centrato la traversa. Sono rimasti ai box Spinelli e Longoni che rimangono in dubbio per la sfida col Catania per problemi muscolari. Ha lavorato in palestra, invece, Orefice che sta smaltendo un fastidio alla coscia. Oggi in campo sul sintetico di via Lazio. BIANCAVILLA–SIRACUSA 0-0 SIRACUSA (4-2-3-1) Santurro; Degrassi (dal 20 s.t. Dentice), Turati, Diakite, Brumat; Baiocco (dal 23’ s.t.Palermo), Giordano; Samb (dal 23’ s.t. Valente), Catania (dal 20’ s.t. Savanarola), Talamo; Fella (dal 20’ s.t. Dezai). All. Sottil Davide Baiocco, 41 anni semplice, per me è un onore tornare nella città in cui sono nato e che ho lasciato subito per seguire i miei genitori, emigrati per lavoro. Trovo un gruppo molto unito. Ci sarà una concorrenza spietata, visto che nel ruolo di centravanti ho l’onore di lavorare con Paolucci e Caetano, dai quali c’è solo da imparare. Sono un attaccante da area di rigore e spero di far valere il gioco di testa e la voglia di arrivare». IL SENEGALESE In una città in cui la comunità senegalese è nutritissima, l’arrivo di David Mbodj non è passata inosservata: «Ho esordito in serie A a Pescara. Poi sono tornato a giocare tra i dilettanti, sono determinato a far bene. Sono arrivato in Italia e rischiavo di perdermi perché sono stato lasciato solo da chi doveva indirizzarmi in un Paese in cui non conoscevo nessuno. A Pescara ho trovato persone che mi hanno permesso di crescere e di giocare a calcio che è il sogno di una vita intera. Non mollo, le difficoltà del passato mi hanno dato forza e sono intenzionato a sfruttare questa occasione anche in questa nuova avventura con la maglia del Catania»”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.