Gazzetta dello Sport: “Nations League. Venerdì con la Francia, la probabile formazione dell’Italia”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Nations League e le gare dell’Italia in programma questa settimana.

Luciano Spalletti, nell’anniversario della sua prima conferenza stampa come commissario tecnico della Nazionale Italiana, ha dimostrato grande umiltà e capacità di autoanalisi, assumendosi la responsabilità per il deludente risultato della squadra a giugno contro la Germania. Riconoscendo i propri errori, Spalletti ha dichiarato: “Quel che mi succede intorno dipende da me al cento per cento”. Questo segna un punto di svolta, in cui il tecnico intende lasciarsi alle spalle un’estate difficile, caratterizzata da riflessioni e ricordi dolorosi del fallimento agli Europei.

Spalletti ha ammesso di aver caricato la squadra di troppe responsabilità e pressioni, non permettendo ai giocatori di godere pienamente della bellezza di indossare la maglia azzurra. Ha sottolineato l’importanza di un cambiamento nell’approccio: non solo nella mentalità, ma anche nella pratica tattica. Riconoscendo che il suo schema di difendere a quattro e costruire a tre era troppo complesso e richiedeva più tempo di preparazione, ha deciso di semplificare la struttura tattica. Il nuovo approccio prevede una difesa a tre e una costruzione del gioco a tre, rimuovendo le complicazioni che avevano creato incertezze tra i giocatori.

Il cambiamento include anche una revisione della rosa, con un focus su giocatori più giovani per costruire una squadra nuova e competitiva per il futuro. Spalletti ha deciso di convocare solo 23 giocatori per garantire che tutti si sentano coinvolti nel progetto, in vista delle prossime partite cruciali, in particolare contro la Francia in Nations League.

Durante il primo incontro post-Europeo con la squadra, Spalletti ha affrontato gli errori passati e le aspettative per il futuro. Ha espresso la necessità di una performance fisica e dinamica, citando giocatori come Kean, Retegui, Okoli, Fagioli, Tonali e Ricci come esempi di quelli da cui si aspetta grande contributo. Ha anche menzionato la situazione di alcuni assenti, come Chiesa, Barella e Locatelli, sottolineando la loro importanza per il gruppo e la possibilità di un loro ritorno futuro.

Spalletti sembra deciso a imparare dagli errori e a guidare la Nazionale verso un futuro più positivo, con una maggiore attenzione alla semplificazione tattica e al coinvolgimento dei giocatori. Questa nuova direzione mira a ridare alla squadra quella competitività e quella passione che sembravano mancare nella deludente uscita dagli Europei.