Gazzetta dello Sport: “Napoli, De Laurentiis giura: «Mai più al S. Paolo». E lo stadio lo insulta”

“«Al San Paolo non metto più piede». Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena. Deve essere l’aria di Milano, l’adrenalina che arriva da un bel dibattito a cielo aperto sul suo amore più grande, il cinema, all’evento Fuori Cinema, l’imminente viaggio a Pechino, oggi partirà con Carlo Verdone. «Perché Cina e Stati Uniti sono fondamentali e io torno a fare cinema in America, siamo noi che dobbiamo andare da loro, non i cinesi qua, anche se stanno sostituendo il ping pong col calcio e nel 2026 vogliono farci il Mondiale». Tutto questo però, fa sì che Don Aurelio non frequenti più il San Paolo dove il pubblico ieri lo ha fischiato e insultato. Ormai il feeling è perso. Nessun problema: «Le partite le guardo in tv, so che vado contro i miei interessi, ma quando presi il Napoli e non capivo un tubo di calcio parlai di stadio virtuale. Le partite le vedo molto meglio così, sono andato per 12 anni, ma da quella tribuna non si vede niente. Abbiamo pochi abbonati? Sono sempre stati 6 mila. Ma i tifosi del Napoli sono 4 milioni 700 mila. Alzo i prezzi per la Champions? Io vendo uno spettacolo. Li ho messi anche a 5 euro. E al botteghino incasso più dello scorso anno. Ma lo stadio me lo faccio io. Non sarà il San Paolo, ma una bomboniera per 20 mila soci, sempre pieno». Parla con la consapevolezza di chi ha imparato il mestiere: «Con la gavetta con gli sputi in testa e le avventure di Martina Franca e Cosenza». CINA E FUTURO De Laurentiis è stracarico e boccia la serie A: «La farei con 10 club, che senso hanno tutte squadre con i bilanci non a posto? Sa quanti andrebbero in galera? Il Sassuolo senza i soldi di Mapei del mio amico Squinzi sarebbe in A? No. E cambierei la Champions: farei un campionato europeo con 30 club dei 5 campionati più forti, partendo il 1° luglio». NAPOLI Ma il suo Napoli se lo coccola: «Eravamo il club numero 514, ora siamo il numero 20, davanti a Inter, Milan, Roma. Da sette anni di fila siamo in Europa e di questo vado fiero. Non mi sento tanto inferiore alla Juve se non nel budget, noi abbiamo investito 128 milioni, loro 380, è il budget che fa la differenza, ma per lo scudetto sarà lotta a tre. Ho 27 giocatori di qualità, un Napoli A e un Napoli A2». Gonzalo Higuain sembra dimenticato: «Io una persona la mando aff.. ma dopo trenta secondi mi sono dimenticato». E poi ormai brilla la stella di Arkadiusz Milik: «Un bravo ragazzo, con la testa a posto e una bella fidanzata. Che ha un opportunismo in area incredibile. La clausola esiste anche per lui». E con un allenatore come Sarri si può sperare: «Mi piace troppo, è cento volte meglio di Benitez, che lavorava con 5 persone. Sarri ne usa 12 oltre ai droni, i video e tutti gli attrezzi che ha. Si diverte a fare il suo lavoro, non lascia nulla al caso. Prima il Napoli giocava per Higuain, che ha fatto 36 gol, ora gioca per la squadra. L’unica preoccupazione sono le troppe sigarette che fuma». SOGNO La chicca finale di una serata scoppiettante è per il sogno: «Zlatan Ibrahimovic. Ho cenato con lui a Los Angeles, mi ha illuminato. Ci parli di tutto, è colto, educato, con una bella famiglia. Peccato che non me lo possa permettere». E se ne va. Dando appuntamento al 15 dicembre. «Con Natale a Londra, Dio salvi la regina. Lillo e Greg che adoro ed Eleonora Giovanardi. Anche se io non so fare solo i cinepanettoni. E il cinema regala sogni, mentre il calcio è una valvola di sicurezza che aiuta chi è in difficoltà perché ama vedere 11 gladiatori che sfidano 11 avversari»”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.