Gazzetta dello Sport, moviola in campo: “L’Italia farà i test in Serie A. Ieri ok dell’Ifab a Germania, Brasile e altre 4 federazioni: saranno esperimenti criptati. La Figc firmerà entro il 30 giugno”

“Moviola nella prossima Serie A. Ma criptata naturalmente. Nel senso che nessuno conoscerà i risultati dei test che saranno invece girati all’International Board (Ifab) per valutazioni tecniche e studio di fattibilità. BOARD A MARZO Sta per cominciare una stagione di esperimenti in tutto il mondo: almeno da luglio a dicembre, quando in Giappone si giocherà il Mondiale per club che dovrebbe rappresentare il test finale. Quindi appuntamento all’Ifab di marzo 2017 per il primo stato dell’arte. Nel caso positivo, apertura alla seconda fase, quella «live» o pubblica, con risultati dei quali l’arbitro potrà servirsi in partita. Addirittura potrebbero essere autorizzati esperimenti «live» in anticipo, in amichevoli Fifa o nello stesso Giappone, per capire come si sviluppa la comunicazione tra l’arbitro centrale e gli arbitri video. L’idea è un’approvazione definitiva tra il 2018 e il 2019. IN BUNDESLIGA L’Ifab comunque corre, rispettando i tempi previsti. Ieri ha dato l’ok alle prime federazioni che si sono offerte per gli esperimenti «offline»: Australia, Germania e Stati Uniti svolgeranno test in prima serie; il Portogallo in Coppa e Supercoppa; l’Olanda e il Brasile in tornei federali. Entro il 30 giugno le altre federazioni interessate, tra le quali l’Italia da sempre in prima fila, presenteranno i loro progetti che saranno approvati automaticamente se risponderanno al protocollo Ifab. SERIE A PRONTA La Serie A è pronta; la Serie B, molto interessata, deve ancora dare le garanzie. Sarà la Lega A scegliere il sistema tecnico da usare: ne esistono diversi, da quello olandese, che prevede arbitri video al lavoro in un van fuori dallo stadio (con decisione in 12 secondi), a quelli che prevedono questi giudici supplementari in tribuna. Chi si offre, oltre a sostenere le spese, deve garantire il rispetto delle prescrizioni Ifab: numero di telecamere in campo e giorni di allenamento per gli arbitri e per gli altri soggetti che partecipano all’esperimento. LA MOVIOLA Tre i punti fondamentali del protocollo sulla moviola. 1) Chi decide il ricorso al video: può essere l’arbitro centrale a chiedere un parere a quello video, ma può essere anche quest’ultimo a segnalare una situazione sfuggita in campo. 2) Chi decide sull’azione: nella maggior parte dei casi l’arbitro video, anche per evitare troppi stop al flusso di gioco; soltanto se la situazione non è chiara l’arbitro vedrà le immagini. 3) I casi da regolare: gol, rigore, espulsione diretta ed errore di identità”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.