Gazzetta dello Sport: “Mossa Zamparini: affidata a Salerno l’ultima speranza. Il nuovo d.s. è l’uomo delle sfide impossibili. Dovrà scovare i rinforzi per la salvezza e sostenere Corini”
“Il matrimonio alla fine si è consumato. Nicola Salerno e Maurizio Zamparini hanno stretto finalmente un accordo di lavoro dopo anni d’inseguimento. Perché il patron e il dirigente sportivo sono legati da un’amicizia che li lega da anni, abitano entrambi in Friuli e hanno i figli che frequentano la stessa scuola. Il loro rapporto di frequentazione, che si esteso nel tempo anche alle famiglie, adesso trova uno sbocco nel Palermo dove il presidente ha cercato di coinvolgerlo almeno un paio di volte: nel 2014, al ritorno in serie A e l’estate scorsa. NO, GRAZIE La prima volta fu Salerno a declinare l’invito, perché era ancora sotto contratto col Cagliari di Cellino che nel frattempo aveva acquistato il Leeds dove il d.s. alla fine lo ha seguito quando il club sardo venne venduto. Salerno non se la sentì di interrompere il rapporto col suo presidente, dopo gli anni vissuti insieme in Sardegna e si trasferì a Londra. A giugno è stato Zamparini a sondarlo, ma questa volta non come prima scelta, ma come carta di riserva nel caso in cui Foschi, che mostrava delle resistenze a firmare il contratto, avesse rifiutato l’offerta. L’attuale dirigente del Cesena alla fine si convinse, tranne poi dimettersi dopo un mese. Salerno, che per accettare ha chiesto la garanzia di lavorare unicamente con Zamparini e senza l’ingerenza dalla schiera di consulenti che ruotano attorno al presidente, torna a lavorare in Sicilia per la terza volta dopo le esperienze con il Messina e il Catania. Due esperienze diverse, a distanza di anni, ma entrambe positive. Con i giallorossi del presidente Aliotta ha costruito dal 1997 al 2002 la grande scalata dai Dilettanti alla B. Poi con l’avvento della famiglia Franza, la stagione successiva passò al Catania dove è restato solo una stagione per passare al Cagliari, club con il quale ha lavorato dal 2003 al 2006. Con i sardi centra una promozione in A insieme al Palermo. Sia con il Cagliari che con il Catania avrà ancora altre esperienze, nel 2012 in rossazzurro e nel 2013 con i rossoblù. ZAMPARINI Salerno sa come gestire presidente vulcanici come Zamparini, l’avere lavorato a stretto contatto con Cellino per diversi anni lo rende il dirigente ideale per confrontarsi col patron rosanero. Il fatto che dal loro confronto sia scaturita la conferma di Corini è già un segnale tangibile della credibilità di cui gode agli occhi del numero uno di viale del Fante, oltre alla capacità di inquadrare in modo appropriato anche le situazioni di emergenza. Adesso per il nuovo d.s. c’è il difficile compito di organizzare in quindici giorni un mercato, insieme a Zamparini, che possa garantire alla squadra quegli innesti adatti ad alimentare le speranze, ormai ridotte al lumicino, di salvezza e che possano anche essere propedeutiche a un campionato di Serie B. Di sicuro c’è che Salerno è tornato in Serie A con la voglia di fare bene, dopo le ultime due stagioni vissute in Inghilterra come uomomercato del Watford della famiglia Pozzo prima e poi come consulente di alcuni club inglesi. Per lui non si preannuncia un compito facile, ma chi lo conosce bene sa che è fatto per le sfide al limite del possibile e soprattutto per le situazioni difficili nelle quali riesce a dare il meglio di sé”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.