“Un altro colpo del «Genio». Adesso chiamatelo ammazza grandi: dopo il Frosinone ,il Novara stende anche il Palermo. Nel suo ritorno a casa,Corini si prende la scena con gli applausi del Barbera all’inizio e alla fine, mentre per i rosanero ci sono soltanto fischi. L’ex bandiera rosanero si toglie anche la soddisfazione di mandare un messaggio a Zamparini dopo le dimissioni, causa abbandono, della scorsa stagione con un sorpasso in classifica che lancia i piemontesi ai piani alti nel plotone di squadre seconde a 16 punti. Non cercava rivincite, Corini, l’aveva detto, ma l’idea di cancellare l’imbattibilità degli uomini di Tedino era troppo allettante. Il Novara, che nella sua lunga storia non aveva mai vinto a Palermo, ci è riuscito con una gara sporca nel primo tempo, tattica nella ripresa, confermando l’attitudine di andare a segno nei secondi tempi. I due gol di Moscati seguono quasi la stessa trama: azione che si sviluppa a sinistra e si conclude sulla destra. C’È SCHILLACI Tutti si aspettavano Di Mariano. Per l’attaccante palermitano al Barbera c’è anche lo zio Totò Schillaci oltre a una ventina di parenti. Invece, ci pensa il centrocampista ex Livorno a rovinare i piani di Tedino, che per una volta sbaglia le scelte iniziali, affidandosi al blocco di nazionali lasciato a riposo a Frosinone e ritornando alla difesa a quattro. Il tecnico lo ha anche ammesso a fine gara, resta il fatto che il Palermo gioca la peggiore partita della stagione: lento, impreciso nell’impostazione e con poca grinta. L’avvio con l’occasione al 7’ di Trajkovski illude,così come quella che Chochev non sfrutta a dovere su errore di Montipò. Il macedone che ha fatto tremare l’Italia si dissolve. Jajalo e Gnahoréin mezzo al campo sono molli, se poi Coronado non è in giornata, ecco che il blackout è servito. MOSSE Corini capisce che può essere la giornata giusta quando a inizio ripresa(8’)Montipò si oppone al colpo di testadi Struna e decide di mollare gli ormeggi: Da Cruz al 26’si invola sulla fascia, resiste alla guardia di Cionek che rovina per terra e pesca al limite dell’area Moscati che infila un siluro sotto la traversa. Tedino, dopo La Gumina, gioca anche la carta Embalo, ma l’unica reazione arriva da Morganella con un tiro dalla distanza. La mossa vincente è diCorini, con Schiavi che, di fatto, spacca la partita. Al 26’ è suo l’assist per la doppietta di Moscatie 10’più tardi manca di un soffio la battuta a rete su un tiro-cross di Calderoni. Il Palermo potrebbe lenire le ferite del punteggio finale se Nestorovski non si facesse ipnotizzare da Montipò in pieno recupero”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.