L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha fatto il punto sulla questione infortuni in casa Palermo. Ecco quanto analizzato:
“Oltre al danno, la beffa di veder trasformare l’infermeria in un lazzaretto. Perché alla lunga lista d’infortunati si è aggiunto anche il nome di Stefano Moreo, costretto al forfait nel corso del primo tempo di Cremona. L’attaccante ha abbandonato il terreno di giocodo po 33’ in seguito a un risentimento muscolare
al polpaccio sinistro. Le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni. Moreo ha pagato lo stato del manto erboso di Cremona, molto brullo, e una condizione non ottimale visto che, ainizio settimana, aveva lamentato qualche fastidio che lo aveva messo in dubbio per la gara di ieri. Dopo Nestorovski, Aleesami, Mazzotta, Pirrello e Rajkovic un’altra brutta tegola per il Palermo e per Stellone. L’impianto del «Tenente Onorato», continuando di questo passo, rischia di diventare un ospedale da campo, gli infortuni di natura muscolare diventano troppi. PERCHÉ? Bisogna capire quanto abbiano influito le brutte condizioni del campo di Boccadifalco o i carichi di lavoro svolti durante la sosta natalizia. Una sottile differenza che rischia di pesare come un macigno sul rendimento dei giocatori. Di certo sei elementi out, quasi tutti titolari poi, cominciano a essere troppi, anche perché alcuni si erano fermati addirittura qualche giornata prima della fine del girone d’andata, come Nestorovski, Mazzotta e Aleesami. I primi due, inoltre, sono andati in contro al riacutizzarsi dei rispettivi problemi. Da quanto fatto capire da Stellone, sabato in conferenza, ne avranno ancora per due settimane. Percorso analogo, se non più lungo anche per Rajkovic e Pirrello, in attesa di capire in settimana i tempi di recupero di Moreo. Il Palermo sta perdendo pezzi, e visto che contestualmente sta anche perdendo punti in classifica, non può permettersi di avere mezza squadra fuori in questo momento in cui è chiamato a confermare una leadership che, oggi, potrebbe anche perdere, se il Brescia dovesse superarelo Spezia. […]”.