Gazzetta dello Sport: “Mondiale a 48? La Fifa toglierà i supplementari. La proposta è di andare subito ai rigori nell’eliminazione diretta fino alle semifinali”
“Addio ai pareggi al Mondiale dal 2026? Subito i rigori? Gli shootout? Forse servirà il ranking Fifa per risolvere gruppi complicati? Oppure altre misure allo studio? Presto per dirlo: il Consiglio del 10 gennaio si occuperà soltanto dell’allargamento (o meno) a 48 squadre. Invece un’altra decisione sarà presa prima, ma non subito: basta supplementari nei turni di eliminazione diretta, tranne semifinali e finale. E all’ultimo atto arriverebbero giocatori stremati. Ma è tutto in discussione e, come ha fatto capire la «minaccia» dell’Eca, non tutte le opinioni sono favorevoli. NUOVO MONDIALE Cominciamo dagli eventuali rigori per decidere le classifiche dei gruppi, come ha scritto il «Times» una settimana fa e rilanciato ieri il «Corriere della Sera». La riforma del presidente Infantino per il 2026 (si tenta il 2022, ma non è facile) prevede un Mondiale a 48 squadre divise il 16 gruppi da 3. Le prime 2 di ogni gruppo si affronteranno poi in scontri diretti dai sedicesimi. In
totale 80 partite invece di 64, sempre in un mese. L’idea è molto interessante e darebbe al torneo un ritmo forsennato, dentro o fuori da subito. Nei gruppi, però, può succedere che le tre squadre arrivino alla pari, oppure – ma la Fifa non può dirlo – che la terza gara sia «combinata». Per andare avanti a braccetto. E allora? RIGORI, RANKING O…? Una delle idee è tirare rigori alla fine delle tre partite dei gruppi. Ma attenzione: in classifica le squadre resterebbero con un punto. I rigori servirebbero soltanto dopo la terza gara, in caso di parità. Un po’ complicato… E anche un calcio senza pari, poco naturale, non fa impazzire la Fifa. Qualcuno spinge per gli shootout come facevano gli Usa. Forte è la corrente che preferirebbe usare il ranking: anche perché le «piccole» ricevono già un bell’aiuto dall’allargamento del torneo. Il ranking Fifa cambierà, così vuole Infantino: rendendolo il più possibile specchio dei valori, e utile per qualificarsi nel Mondiale, farebbe di ogni partita, anche le amichevoli, una gara «vera». Ma la decisione è lontana e passerà per una commissione tecnica. NO SUPPLEMENTARI Più facile l’altra decisione: eliminare i supplementari. Che non piacciono a tutti e obbligano spesso a 30’ senza esito, con squadre stanche, difese bloccate e rigori inevitabili. Quindi la proposta sarà: nell’eliminazione diretta (sedicesimi, ottavi e quarti) partite solo da 90’ e, in caso diparità, rigori. I supplementari resteranno per semifinali e finali. La commissione medica ringrazia: per evitare cinque possibili maratone da 120’ che, inevitabilmente, abbassano il livello dello spettacolo. Ma non se ne parlerà a gennaio. ATTACCO ECA Tutti questi discorsi passano naturalmente per l’ok al Mondiale a 48. Ieri l’Eca – il presidente Rummenigge – ha scritto a Infantino per lamentarsi: «Il numero di partite durante l’anno ha già raggiunto un livello inaccettabile, in particolare per i giocatori delle nazionali», e fin qui ci siamo. Meno comprensibile è il resto, almeno detto dai grandi club: «Dobbiamo concentrarci di nuovo sullo sport. Commercio e politica non dovrebbero essere la priorità esclusiva». È comunque frequente che l’Eca usi toni forti per ottenere qualcosa, anche se alla Fifa non capiscono la lettera dopo tutte le concessioni, un futuro ruolo nelle decisioni promesso da Infantino, e un progetto di Mondiale per club che arricchirebbe le casse delle big. Ma siamo in fase di trattativa”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.