L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” analizza alcune delle parole rilasciate da mister Tedino ieri in conferenza, alla vigilia del match contro la Pro Vercelli: “Cambio di rotta, lo vuole Tedino così come Zamparini. La sfida con la Pro Vercelli deve segnare l’inversione, altrimenti la promozione diretta per il Palermo resterà un miraggio. Nel ritiro di Coccaglio il tecnico ha studiato l’antidoto per le tre sconfitte consecutive. Le contromisure per uscire dalla crisi passano dall’assenza di Aleesami (out un mese) e dal problema del gol da risolvere.«Quando si viene da sconfitte in fila, sta all’allenatore trovare una chiave di volta, stiamo provando in continuazione più di un sistema di gioco – spiega Tedino . L’assenza di Aleesami è molto importante, però, niente alibi. Siccome sono io il responsabile di questi ragazzi,e loro ci stanno mettendo grande impegno, sta a me trovare le soluzioni per riuscire fuori da questo momento di chiara difficoltà di risultati, ma che ci deve dare convinzione come sia ancora tutto possibile».
CORONADO MA NON SOLO Il rientro di Coronando apre a più soluzioni tattiche, resta da capire in quale posizione giocherà il brasiliano e se l’assenza di Aleesami a sinistra non costringa a passare alla difesaa quattro. «Questa squadra ha dimostrato, giocando con una sola punta più Coronado e due esterni di grande corsa come Aleesami e Rispoli, di trovare degli equilibri con Chochev, Gnahoré e Murawski, ossia dei giocatori che arrivassero da dietro per chiudere le azioni. E, quindi, non è vero che giocare con più attaccanti comporta più occasioni da rete. Coronado dietro a due punte è una soluzione che abbiamo già attuato, ma non credo che sia sufficiente per scardinare le difese avversarie. Bisogna cercare più gli spazi ed essere molto più rapidi a muovere la palla. Dobbiamo trovare quello spirito e quella voglia di andare a togliere la palla agli avversari». Una certezza è la conferma di Pomini in porta. «Serve un briciolo di esperienza in più, visto il momento, e abbiamo fatto una scelta di un certo tipo che non è definitiva, ma è una scelta che tiene conto di questo periodo così delicato».
SEMPRE A RISCHIO Vercelli è una tappa importante anche per non sentirsi in discussione. «Nel calcio, se le cose non vanno bene, paga l’allenatore. Se vedessi che la squadra non mi segue mi farei da parte, perché sono arrivato in punta di piedi e me ne andrei in punta di piedi. Il gruppo sta lavorando forte, ci basterebbe una vittoria per tornare quelli di prima. Il presidente Zamparini vuole un cambio di rotta, come la squadra e l’allenatore. Ci è rimasto male però ha trasmesso una dose massiccia di tranquillità e voglia di A.Il cammino è difficile, però è alla nostra portata, dobbiamo dimostrare a noi stessi prima, e al patron, di avere attributi notevoli, e fare una partita che segni l’inizio di un nuovo percorso vincente. Con le grandi difficoltà si sono creati i gruppi granitici che hanno portato poi ai successi finali»“.