“È un Vrenna a cuore aperto, che ufficializza quanto gli sia costato varcare la soglia del paradiso calcistico, cioè la serie A, e che oggi avrà l’incontro chiarificatore con Juric iniziando a disegnare il futuro. «Sono arrivato in A spendendo meno di tutti, solo 5 milioni» ha detto a «Radiouno, Radio Anch’io sport», confermando come nella terra di Pitagora si sappiano realizzare splendide nozze con pizza e fichi secchi. Il Crotone dei fratelli Vrenna non è solo campione sul rettangolo verde ma anche nella gestione del club, come detto nell’intervista a Riccardo Cucchi e Filippo Corsini. SEGRETI Il numero uno del Crotone, rispondendo anche alle domande di Alberto Cerruti e Paolo Casarin, ha spiegato il successo di questa promozione che è andata al di là di ogni rosea aspettativa ma tenendo sempre un occhio al portafogli. «Siamo andati in serie A spendendo 4 milioni lordi di stipendi e un milione di spese vive per cui, a conti fatti, siamo sui 5 e mezzo o sei milioni di budget, credo sia il più basso della serie B. È chiaro che siamo consapevoli che il prossimo torneo ci dovremo misurare con multinazionali del calcio come la Juventus e la differenza si sentirà. Però, alla fine il modello che noi perseguiamo non è certo quello dei top team ma vorremo avvicinarci più a realtà come l’Empoli, il Chievo o l’Udinese, società che sono da anni in serie A e riescono ad essere protagoniste del calcio che conta anche con budget decisamente inferiori rispetto a Juve, Milan, Inter e Roma». INGAGGI MIRATI Ed in effetti nella rosa attuale del Crotone sono davvero pochi i calciatori che superano i 100mila euro annui d’ingaggio, il che giustifica i numeri che ha illustrato Raffaele Vrenna. C’è poi un altro aspetto importante: l’allestimento della rosa per il prossimo anno ma, soprattutto, capire quale sarà il destino del tecnico croato Ivan Juric. PANCHINA E DINTORNI «Tra poche ore ci incontreremo con Ivan col quale abbiamo un rapporto che va oltre la professione. Lui è stato con noi 5 anni da calciatore, lo conosciamo bene e quest’anno ha avuto la sua consacrazione anche come allenatore. Capiamo che adesso è nel mirino di qualche grosso club ma dobbiamo solo metterci al tavolo e discutere di tante cose ricordando sempre che Juric è sotto contratto, ma qualsiasi cosa si farà lo decideremo insieme». Non poteva mancare l’argomento stadio nella trasmissione di Radio Uno, ma Vrenna ha sgomberato ogni dubbio anche quando qualcuno gli ha prospettato l’utilizzo dello stadio di Cosenza per la serie A. «Lo smentisco perché noi faremo di tutto per giocare a Crotone e non per mancanza di rispetto verso le altre piazze calabresi ma è giusto che la serie A conquistata in casa nostra si giochi qui, in questo stadio, in cui si è materializzata. Stiamo parlando da tempo con le varie amministrazioni – ha ricordato Vrenna – e il nostro intento è di arrivare a riqualificare lo Scida e garantire 16mila posti. Abbiamo avuto assicurazioni per il primo anno e potremo giocare con capienza ridotta ma in tre anni contiamo di poter avere uno stadio da serie A». Insomma, il Crotone con il suo profilo basso continua a mietere simpatia, orgoglio ed entusiasmo in ogni parte d’Italia se è vero che sui social network si postano foto di tifosi con sciarpe e maglie rossoblù da ogni dove. Da Hollywood, Seattle, dalla Transilvania alla Muraglia cinese, fino ad arrivare in Giappone. Una gioia senza frontiere”. Questo l’approfondimento dell’odierna edizione del quotidiano sportivo “La Gazzetta dello Sport” in merito alla promozione del Crotone dalla serie B alla A.