“Silvio Berlusconi ha deciso: il nuovo allenatore del Milan è Cristian Brocchi. Ci sono stati due incontri ad Arcore tra il presidente rossonero, l’a.d. Adriano Galliani e il giovane tecnico. Domenica sera e ieri sera a Villa San Martino sono state poste le basi per costruire il Milan del futuro. E del presente. Perché, anche se non ci sono annunci ufficiali da parte del club, sembra che nel pomeriggio Adriano Galliani abbia comunicato telefonicamente l’esonero a Sinisa Mihajlovic, che era a Roma dopo i due giorni di riposo concessi alla squadra. Oggi dovrebbe arrivare la conferma. L’alternativa che Sinisa resti fino al 21 maggio, data della finale di Coppa Italia, e poi lasci il posto a Brocchi sembra ormai sfumata. In effetti, se si fosse trattato solo di una investitura per il futuro, non ci sarebbe stato motivo di organizzare due incontri ravvicinati all’inizio di aprile. Di sicuro, comunque, Sinisa Mihajlovic ha chiuso la sua avventura al Milan. E se i segnali emersi ieri verranno confermati nelle prossime ore, il tecnico serbo sarà esonerato ufficialmente stamattina. I MOTIVI DELLA DECISIONE Il Milan è stato molto bravo a nascondere la notizia degli incontri con Brocchi. Solo nel tardo pomeriggio di ieri sono emerse le prime voci non controllate. E alla fine è venuta a galla la verità, che per certi versi è sorprendente. Dopo l’onorevole sconfitta con la Juve sembrava infatti che Mihajlovic avesse salvato la panchina almeno fino a maggio. C’era stata la reazione caratteriale pretesa giustamente dalla società e il Milan aveva fatto il possibile per fermare la marcia dei bianconeri. Proprio questo, paradossalmente, ha colpito negativamente Berlusconi: se pur facendo il massimo la squadra perde e soprattutto sparisce dal campo nell’ultima mezz’ora (cosa che ha fatto arrabbiare il presidente) significa che le responsabilità dell’allenatore sono pesanti. Berlusconi, poi, ha osservato che se il Milan avesse giocato sempre con la rabbia mostrata contro la Juve sicuramente avrebbe una decina di punti in più. E anche questo è finito sul conto dell’allenatore, a cui il presidente non ha perdonato di aver lasciato 14 punti contro le ultime otto della classifica. LA SCELTA Il rapporto tra Berlusconi e Mihajlovic è stato tormentato fin dall’inizio. La scelta di affidarsi al tecnico serbo fu sorprendente sia per il tipo di gioco solitamente praticato dalle sue squadre sia per la sua comunicazione un po’ brusca e quindi poco berlusconiana. Tra battute più o meno felici ed esternazioni tattiche in piena regola, il presidente del Milan ha fatto capire più volte nel corso della stagione di non apprezzare il lavoro svolto da Mihajlovic. Un paio di settimane fa c’era stata una parziale retromarcia, condita addirittura dall’apertura a una sorprendente conferma in caso di vittoria in Coppa Italia. Ma probabilmente quello è stato l’ultimo tentativo effettuato da Berlusconi per compattare l’ambiente, nella speranza che ci fosse una reazione da parte dei giocatori che si erano sempre dichiarati legati a Mihajlovic. La bruttissima prestazione di Bergamo, però, è stato il punto di non ritorno. Il Milan è andato in ritiro e Berlusconi ha pianificato il dopoSinisa. Il pranzo con Galliani e Sacchi, subito dopo il funerale di Cesare Maldini, ha sancito il distacco da Mihajlovic. Galliani e Sacchi hanno solo espresso il loro parere negativo a un esonero immediato e hanno anche suggerito i nomi di Lippi e Di Francesco per la successione. Ma Berlusconi aveva già scelto Brocchi e nessuno è riuscito a fargli cambiare idea. SETTE PARTITE E POI SI VEDE Di Cristian al presidente piace la ricerca del fraseggio del gioco rasoterra, del poss e s s o p a l l a finalizzato alla verticalizzazione rapida. Berlusconi è stato conquistato dall’idea di calcio di Brocchi, ritenuta in linea con la tradizione del grande Milan. Ieri sera Cristian è arrivato ad Arcore alle 20.20 con il suo vice Alessandro Lazzarini e durante la cena ha illustrato al presidente come potrebbe giocare la squadra. Nel suo staff c’è anche un altro fidato collaboratore, Simone Baldo, che lo affiancherà in questa avventura. Oggi alle 15 Brocchi dirigerà il primo allenamento. Il futuro, in realtà, è un’incognita anche per lui: l’accordo con Berlusconi è di vedere come vanno queste sette partite (sei di campionato più la Coppa Italia) e poi decidere se continuare e quindi rinnovare il contratto che per il momento non viene modificato”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.