L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara persa dal Palermo contro il Catanzaro.
Il Catanzaro può sognare. Almeno per una notte è terzo e può legittimare la sua voglia di stupire. Centra l’impresa al Barbera meritando ampiamente la vittoria, si fregia di avere battuto per la prima volta una formazione della parte alta della classifica (prima solo 2 pareggi e 3 sconfitte) e si gode la sua coppia gol: Iemmello e Biasci, a segno insieme per la 15a volta, si confermano letali, merito anche di un sontuoso Vandeputte che li ha saputi servire a dovere. Per il Palermo è notte fonda, la squadra di Corini si va sgretolando sotto i colpi di prestazioni incolore: terza sconfitta su 5 partite in casa, nelle ultime 7 ha vinto solo una volta (con il Brescia), nelle ultime 5 ha raggranellato solo 4 punti con le unghie e con i denti. E se Vivarini può contare su attaccanti implacabili, quelli del Palermo su azione non segnano ormai da 557’. I numeri sono chiarissimi e fanno vacillare la posizione di Corini, contestato alla fine insieme a tutta la squadra. Per quanto il City Group sia restio ai cambi in corsa, una seria riflessione sarà fatta.
Le mosse Una gara che il Palermo avrebbe dovuto vincere si è arricchita dell’ennesima defezione. Corini, già alle prese con l’emergenza infortuni, ha perso in extremis anche Coulibaly (febbre) e ha scelto per la seconda volta la difesa a tre, rinnegando di fatto il 4-3-3 sul quale ha lavorato fin dal ritiro. Questa volta non ha rinunciato al tridente, alzando sugli esterni Buttaro e Lund. Anche Vivarini ha modificato qualcosa mettendosi quasi speculare, con Sounas però avanzato sulla trequarti. La doccia fredda è arrivata anche a inizio ripresa con Biasci lanciato tra le linee da Vandeputte, l’attaccante ha bruciato di netto Gomes e non c’è stato niente da fare per Pigliaccelli. Corini aveva già rivisto qualcosa togliendo Di Mariano per Henderson passando di fatto al 3-5-2. Una scelta che non ha convinto visto il risultato da recuperare, poi ha provato a modificare qualcosa con gli ingressi di Di Francesco e Valente, bravo a pescare Stulac per il gol di testa. Troppo poco per una squadra che ambisce alla Serie A.