L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” parla del regista del Palermo, Malaury Martin. La squadra è a suoi piedi – si legge – e la perla di rara bellezza messa in mostra per il gol del 2-0 contro il Corigliano ha fatto capire al francese di non aver fatto una scelta sbagliata quest’estate. “Malò” come lo chiamano i compagni, voleva l’Italia e sapeva da tempo che la sua posizione era davanti alla difesa: .«Perché il regista, inteso in senso classico, nei campionati europei non esiste, è tipico dei campionati italiani. I più grandi registi sono nati qui e gli stranieri sono diventati registi qui, prendete Pjanic o Jorginho», aveva detto proprio alla “Gazzetta”. Il suo primo gol è ispirato al modello di sempre, Andrea Pirlo, grazie a una di quelle conclusioni calciate con le tre dita, spesso indecifrabili per i portieri. Per Martin, è già arrivato il titolo di assist man della squadra, con 4 suggerimenti corretti forniti a i compagni. Il francese – conclude il quotidiano – ha trovato il suo equilibrio, oltre che una seconda casa. Sente suo il Palermo, la squadra che gli sta regalando emozioni. Domenica dopo la rete contro il Corigliano ha scritto sui social: «Che emozione segnare con questa maglia». Il gol però, per lui non è un’ossessione: «Preferisco vedere il volto felice di un compagno che esulta perché l’ho mandato in rete – ha detto Martin–, è più gratificante. Il mio ruolo è quello di far giocare bene la squadra, un assist mi rende più orgoglioso di un gol».