Gazzetta dello Sport: “Marconi la garanzia: la vecchia guardia che non tradisce, il Palermo ritrova un altro leader”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Marconi, una garanzia per il Palermo.

Probabilmente è prematuro e quanto mai azzardato parlare di una storia che si ripete, ma quel che è certo è che anche stavolta, come nella passata stagione, Corini ha bisogno di affidarsi a Ivan Marconi. Magari non si replicherà lo stesso percorso dell’anno precedente, quando il Palermo per la difesa ha puntato su Bettella, il quale poi ha trascorso più tempo sul lettino dell’infermeria che in campo e Marconi è finito per diventare pedina inamovibile. Ma con l’infortunio di Ceccaroni nell’ultima sfida contro il Brescia, il difensore ex Monza è destinato a tornare protagonista al centro della difesa del Palermo, al fianco di Lucioni.

Due leader Quest’ultimo è un leader naturale che ha subito fatto sentire il peso della presenza in campo, quanto nello spogliatoio. Marconi, qui a Palermo, è diventato leader con il passare del tempo, guadagnandosi la stima del gruppo e dell’ambiente con un attaccamento alla maglia dimostrato sul campo nelle due stagioni passate. Quel salvataggio sulla linea nella finale playoff di Serie C a Padova lo ha consacrato beniamino del popolo rosanero al termine della prima annata, molte buone prestazioni, tre gol e qualche “pazza” esultanza nel campionato scorso hanno fatto scoprire un altro lato del carattere di Marconi e soprattutto gli sono valsi, a 34 anni, il meritato rinnovo per un’altra stagione a Palermo.

Atteggiamento Dopo le tante esperienze al Nord, Palermo gli è entrata nel cuore ed è un sentimento che ha sempre manifestato. Dopo due campionati, in C e in B, da protagonista, avrebbe sicuramente voluto giocare di più quest’anno, ma ha comunque accettato di buon grado le nuove gerarchie dell’allenatore, dopo gli arrivi di due pezzi da novanta per la categoria come Lucioni e Ceccaroni. Che quello di Marconi sia sempre stato un atteggiamento positivo lo ha dimostrato l’approccio con cui è entrato a freddo mercoledì contro il Brescia per sostituire l’infortunato Ceccaroni. Subito sul pezzo, il numero 15 non ha commesso sbavature e ha mostrato una certa affinità con Lucioni, partner al centro della difesa, con il quale farà coppia anche domani al Barbera contro il Cittadella prima dell’ultima sosta per le nazionali del 2023. Essere riuscito a dare subito il proprio apporto non era qualcosa di scontato, se si considera il delicato momento dal quale viene il Palermo che nelle ultime tre partite si è anche scoperto fragile in difesa, avendo sempre subito almeno un gol.