L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Manchester United in vendita e le offerte giunte per il club.
Un altro Al Thani si è ufficialmente affacciato sul mondo del calcio. Ieri sera un consorzio guidato dallo sceicco Jassim Bin Hamad Al Thani, presidente della Qatar Islamic Bank (QIB), una delle più ricche banche del mondo arabo, ha annunciato di aver presentato un’offerta per l’acquisizione del cento per cento del Manchester United. Lo sceicco Jassim, 40 anni, educato in Inghilterra alla Royal Military Academy, è figlio dell’ex primo ministro ed ex ministro degli esteri del Qatar, e cugino dell’ex emiro, e quindi a sua volta è cugino di secondo grado di quel Tamim bin Hamad, 42 anni, oggi attraverso la Qatar Sports Investments (Qsi) proprietario del Psg. Insomma, se l’offerta qatariota andrà in porto in Champions League presto si potrà assistere a un derby fra gli Al Thani.
Offerta Oltre a un derby arabo nella stracittadina di Manchester, visto che il City di Guardiola appartiene all’Abu Dhabi United Group, altra potenza degli Emirati, a sua volta proprietaria anche del Palermo e di un’altra decina di club nel mondo. E poi c’è anche il Newcastle saudita… Insomma, i petrodollari (o gasdollari) invadono la Premier League. Dopo gli statunitensi, cinesi e thailandesi vari, ormai sono gli arabi gli investitori principali nel più bel e ricco campionato al mondo. Il comunicato ufficiale di ieri dello sceicco Jassim non fornisce dettagli sulla cifra offerta per i Red Devils, ma il prezzo potrebbe raggiungere la cifra record di 6 miliardi di euro, secondo la stampa inglese. Anche se altri, tipo l’Equipe, parlano “solo” di 4,5 miliardi, come proposta più probabile, al di sotto dei 5 miliardi iniziali sperati dai Glazer.