“La Gran Bretagna non è l’America, la terra dei sogni: da queste parti si bada al sodo, e allora uno come José Mourinho, il Machiavelli portoghese, va benissimo. Ma il Regno Unito è anche una terra dove piacciono i comportamenti eleganti, e allora un visionario di classe come Pep Guardiola gode di indubbio fascino. Meno uno al derby di Manchester, il più caro di tutti i tempi viste le rose a disposizione e i probabili undici titolari: secondo un servizio pubblicato dal Times due giorni fa, nei possibili 22 di partenza un valore complessivo di 700 milioni di euro. Per carità di patria non si è parlato degli stipendi dei due allenatori: insieme viaggiano attorno ai 40 mln a stagione. LA SFIDA La dicitura UnitedCity è schiacciata da «Jose v Pep, 2 days to go», come riportava ieri il Daily Mail. Mourinho contro Guardiola, poi viene il resto. L’Inghilterra è pronta a godersi la sfida per eccellenza delle panchine mondiali, con tanto di apparato di sicurezza che, all’Old Trafford, controllerà a vista i due manager. E’ impensabile che su un campo di calcio inglese possano ripetersi gli episodi vissuti a Madrid. Qui, al massimo, può accadere che Wenger dia una leggera spinta a Mourinho, ma il fattaccio, datato 2014, accade allo Stamford, lo stadio del Chelsea, dove le aree tecniche sono confinanti. L’Old Trafford rappresenta una garanzia, al resto penseranno steward e agenti. CONFRONTI L’uomo del fine giustifica i mezzi contro l’uomo delle visioni. Mou contro Pep è un confronto filosoficosportivo, ma la vecchia Inghilterra non è sedotta dagli aspetti culturali. La lunga vigilia è scivolata via scandagliando la cronaca e dando spazio soprattutto agli episodi più cruenti. Con altezzosità britannica, si guarda agli eccessi di due allenatori latini: un portoghese e un catalano, gli estremi della penisola iberica. La Gran Bretagna ha sempre avuto buone relazioni con il Portogallo, in nome della comune rivalità con l’antico impero di Spagna, ma anche la Catalogna ha goduto delle simpatie del Regno Unito: sempre per la logica di colpire ai fianchi il governo di Madrid. Un match quindi in parità: MouPep, 11. C’è chi sta seguendo una strada particolare. La versione online del Manchester Evening News dedica due sezioni a parte per i due allenatori: ogni giorno puoi consultare le voci «Mourinho» e «Guardiola» per essere aggiornato in tempo reale sulle ultime news riguardanti i due cari nemici. POLITICALLY CORRECT Finora i due hanno seguito la linea del politically correct: mai una parola fuori posto tra loro. Del resto, hanno avuto altro di cui occuparsi. Mou ha emarginato un gruppo di giocatori acquistati da Louis Van Gaal, con due vittime su tutti: Bastian Schweinsteiger e Matteo Darmian. Guardiola ha costretto Hart ad emigrare in Italia e ha emarginato un peso massimo come Yaya Touré. In queste ore, hanno qualche problemuccio di f o r m a z i o n e . Mourinho è tentato dall’idea di inserire nella squadra di partenza Rashford, fresco di tripletta con l’Under 21. Il portoghese ha altre due questioni scottanti: le condizioni di salute non brillanti di Mkhitaryan e il jet lag di Valencia, rientrato dalle gare con l’Ecuador solo ieri. Guardiola deve sostituire Aguero, squalificato tre giornate dopo la gomitata a Reid nel match con il West Ham. Il nigeriano Iheanacho è il grande favorito, ma Pep potrebbe sorprendere tutti lanciando dall’inizio il tedesco Leroy Sane. Sicuro l’esordio del cileno Claudio Bravo, pagato 19,9 milioni, sesto portiere più caro della storia. FISCHIETTI La sfida sarà diretta dal miglior fischietto inglese del momento, Mark Clattenburg, arbitro della finale europea FranciaPortogallo. Clattenburg non guarda in faccia nessuno. Non è il più bravo in assoluto dal punto di vista tecnico, ma sa gestire bene le partite calde. MouPep è una patata bollente, ma nessuno come lui in Inghilterra può domare i duellanti.”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.